La Traviata convince il pubblico del Palazzo

Servizio a cura di Furio Pozzi

All’interno delle molte manifestazioni che si sono svolte nei suggestivi ambienti del Grande Hotel Palazzo a Livorno, promosse dall’Associazione Vivi San Jacopo, domenica 8 maggio alle 17 si è tenuta una rappresentazione semiscenica di Traviata.

L’opera composta da Giuseppe Verdi, da annoverarsi tra i titoli più amati dal pubblico operistico, ha visto esibirsi tre voci livornesi di sicuro interesse, Barbara Luccini nei panni di Violetta Valery, Carlo Messeri in quelli di Alfredo Germont e Michele Pierleoni nel ruolo di Giorgio Germont.

Il numeroso pubblico ha apprezzato calorosamente tutti i passaggi più intensi di questo grande dramma d’amore ispirato nel libretto di Francesco Maria Piave dal La dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio e andato in scena la prima volta il 6 marzo 1853 al Teatro La Fenice di Venezia.

Così l’interpretazione struggente dalla vocalità sonora della Luccini ci ha fatto apprezzare tutte le sfumature psicologiche del suo personaggio, Violetta, innamorata, costretta a non poter vivere i suoi sentimenti da istanze sociali più grandi di lei, ricongiunta sul finire dell’opera al suo amore ma ormai tragicamente minata nella salute dalla tisi, che la farà spirare tra le braccia del suo amato. Alfredo, cantato dal generoso Carlo Messeri che ha dispiegato con voce squillante, dal timbro nobile e struggente tutta la voglia di vita, la passione, la carica emotiva del giovane preso dal sentimento per questa donna ricca di fascino e seduzione. Ad intralciare le sorti dei due, Giorgio Germont, che antepone i propri progetti alla loro felicità, era plasmato dal baritono Michele Pierleoni, efficace nel rendere i moti psicologici del severo padre, capace d’intendere i suoi sbagli quando tutto è perduto per Violetta, la quale lascia la vita terrena in un ultimo moto di luce con le celebri parole «Ah! Ma io ritorno a viver! Oh, gioia».

Al pianoforte Laura Pasqualetti, che con mano sicura ha condotto la serata in una resa sonora di grande impatto emozionale, supportando sapientemente le dinamiche musicali richieste dalla partitura.

Successo meritato e travolgente alla fine della rappresentazione, con un apprezzamento caloroso del pubblico presente in sala, sempre più attento agli eventi musicali che animano gli eleganti ambienti dell’albergo affacciato sul bel lungomare di Livorno, suggestiva cornice per pomeriggi culturali come questo.

 

 

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