La scrittrice Catarsi presenta “Senso”
Kenia Catarsi presenta con un’intervista a Quilivorno.it il suo libro d’esordio dal titolo “Senso”. Un romanzo, opera prima, che sigilla l’esordio di scrittrice, peraltro osannata dalla critica. E’ una storia che parla d’amore ma prende spunto da una tematica dolorosa, difficile e purtroppo sempre più attuale: la violenza nei confronti delle donne.
Puoi spiegarci la motivazione, ovvero, da dove nasce Kenia autrice?
È qualcosa che viene da lontano. Fin da bambina sognavo di fare la scrittrice. È davvero singolare che ciò sia avvenuto grazie ad un male profondo che ha pervaso la mia vita. Un dolore atroce, che ha caratterizzato l’ esperienza più grandiosa cui una donna possa auspicare, il matrimonio. Ho trascorso 2 anni nel dolore tra violenze fisiche e vessazioni di ogni tipo. Ho visto la morte in faccia più volte per mano del mio consorte, sono stata annientata, umiliata come donna e privata dei diritti cui ogni essere umano dovrebbe godere. Ho tradito la mia famiglia, la mia fede, i miei valori ma soprattutto me stessa per assecondare un amore malato. Poi ho sentito dentro un anelito di vita, un richiamo fortissimo. Il Senso della mia vita. In quel momento ho avuto la forza di denunciare ma ancor prima Senso è stato la mia liberazione, ogni parola, ogni frase, ogni riga in più scritta e impressa sulla carta era per me una conquista interiore; verso una nuova consapevolezza, verso la vita.
Un romanzo che prende spunto da un vissuto quindi ma come più volte hai dichiarato una tua creazione fantasiosa, una proiezione. Eva, avvenente e coinvolgente protagonista che rapporto ha con Kenia autrice?
Eva è appunto una proiezione di me. Eva è uan gioavane donna vittima di violenza domestica, come ce ne sono tante purtroppo. Non è un caso che abbia deciso di ambientare la storia negli anni ’80. Momento grandioso per il nostro paese e per la nostra cultura. La violenza però esisteva già nascosta dietro a tale facciata, come retaggio della nostra cultura maschilista. Eva è l’espressione grandiosa di una femminilità che fa i conti con una nuova conquista da parte del genere femminile che mette in crisi l’indiscusso primato maschile. Lei è bellissima, è intelligente…è un’icona di sensualità ma si troverà ad essere schiacciata dal maschilismo. Moglie devota ma umiliata, tradita e violata del senso legittimo di essere madre, sminuita nella propria femminilità, cederà inconsapevolmente al Senso naturale di essere se stessa: moglie, amante contesa, ma soprattutto donna.
Il titolo del libro è aperto a varie interpretazioni. Perché Senso?
Senso perché.. È il titolo di una delle poesie contenute nel libro. La prima. Io scrivevo poesie, non credevo di essere capace di realizzare una prosa. È stato grazie al l’incoraggiamento continuo del mio editore che ho sviscerato i miei pensieri ermetici, superando le paure e sposando questo progetto.
Quella poesia è un reportage di immagini forti. Riguardano un momento rubato di intimità fotografato attraverso gli occhi di un uomo. La donna è vista nella propria nudità e quella fragilità rappresenta l’elemento fortemente erotico di tale circostanza. Io volevo descrivere la donna come essere bellissimo, come forma spirituale e carnale di un virtuosismo meraviglioso della natura. E poi Senso perché nei momenti di sofferenza in cui ti trovi a subire ogni genere di violenza ti chiedi perché? Ecco il Senso di tutto il male subito
Sicuramente un messaggio forte rivolto alle donne.
Si, quello di denunciare. Di non aver paura. La vita è il bene più prezioso. Non permettiamo a nessuno e per alcun motivo di calpestarla.
Riproduzione riservata ©