Nuovo film di Virzì: tanti attori livornesi nel cast. Nogarin lo invita a cena: “Confrontiamoci”

Stasera nelle sale esce il nuovo film di Paolo Virzì, il regista di casa nostra che torna sul grande schermo con la pellicola dal titolo “La Pazza Gioia” che vanta la presenza di numerosi attori livornesi all’interno del cast. Accanto ai protagonisti Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Anna Galiena e Marco Messeri, ecco la nutrita rappresentanza “amaranto”. Tra i volti più o meno conosciuti non mancano piccole ma non meno importanti parti per Bobo Rondelli, Claudio Marmugi, Marco Conte, Michele Crestacci, Emanuele Barresi, Fabrizio Brandi, Giorgio Algranti, Simone Lenzi, Isabella Cecchi, il professore Lamberto Giannini, Eleonora Zacchi, Enrico Rosteni e del giovane Daniele Dini nel ruolo di concierge.
Intanto anche il primo cittadino, Filippo Nogarin, scrive sulla bacheca facebook tirando un po’ le orecchie al regista Virzì e invitandolo a cena per un confronto diretto e sincero: “La mia città non è così male come la descrivi te”, dice in sintesi il sindaco all’artista.

Ecco il testo integrale dell’intervento di Nogarin – ” Il regista Paolo Virzì mi ha attaccato duramente in questi ultimi giorni, sostenendo che Livorno è una città ferita che avrebbe bisogno di cure. Le cronache dei giornali, mai smentite, riportano che lui preferisca non nominare il mio nome per non darmi troppa importanza, ribadendo poi che io sia stato chiamato al governo della città solo per caso.  Come se il voto di 53mila livornesi possa essere una mera casualità. Critiche, queste ultime, più personali che politiche e a queste voglio dare il giusto peso. Quello che invece mi interessa è la visione che Virzì ha delle condizioni in cui si trova la città. Ho molto rispetto del suo lavoro di regista e del suo ruolo di intellettuale e penso che potrebbe dare un prezioso contributo per il rilancio di Livorno.
Per questo colgo l’occasione per invitarlo pubblicamente una sera a cena, per confrontarci sulle rispettive idee di città.
La mia visione della città è stata condivisa dalla maggioranza dei cittadini che ha deciso due anni fa, con il voto, di rompere con gli schemi del passato. Un confronto che potrebbe essere l’occasione per avviare una collaborazione fruttuosa: sarei felice se da lui giungessero proposte concrete per innalzare, sempre di più, l’offerta culturale di Livorno.
Se le critiche fini a se stesse hanno scarso valore, quelle costruttive e mosse nell’interesse generale della città sono la linfa vitale per l’azione di ogni buon amministratore”.

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