La geometria dell’icona, nuovo appuntamento con l’Associazione Archeosofica
Giovedì 24 ottobre, Scali delle Cantine 44, si parlerà della segreta geometria dell'icona
L’Associazione Archeosofica prosegue il ciclo di incontri dedicati all’arte, alla pittura e all’iconografia sacra. Giovedì 24 ottobre si parlerà della segreta geometria dell’icona. Per certi versi questo connubio potrebbe suscitare qualche perplessità, in quanto icone e geometria se vengono considerate ad analizzate unicamente in relazione ai rispettivi ambiti di appartenenza, sembrano veramente lontane fra di loro e senza niente in comune!
Da una parte abbiamo l’Icona un’opera che esprime una profonda caratteristica di natura mistica e trascendente. In quanto la vera Icona è si un’immagine dipinta da un pittore talentuoso da un punto di vita artistico, ma soprattutto talentuoso da un punto di vista interiore. Un opera realizzata da un anima di artista resa pura dall’ascesi ed affinata dalla contemplazione divina, facendo così della sua opera una finestra che si affaccia sia sul mistero della Luce divina che sul mistero dello spirito umano che può accogliere conoscere e custodire questa Luce. Dall’altra abbiamo la Geometria: l’arte della raffigurazione della forma, la scienza della giusta misurazione di tutto ciò che è concreto, quindi molto lontana dall’aspetto metafisico proprio dell’arte dell’Icona.
In realtà le cose non stanno così come sembrano, in quanto il motivo che fa apparire distanti queste due arti è principalmente dovuto al fatto che questa visione comune della geometria, legata all’aspetto della materia e della forma, è chiaramente giusta ma non è sufficiente per comprendere il valore di questa antichissima arte della misura. Di fatto questa idea della geometria, limitata all’aspetto concreto riduce, ed addirittura falsa, il concetto, il significato e l’utilizzo delle forme geometriche come invece ci ha tramandato la storia delle diverse culture e tradizioni. Di fatto la geometria è stata certamente impiegata scopi scientifici e pratici, ma presso i cenacoli di sapienza e scuole sacerdotali delle diverse civiltà è stato sempre fatto un rigoroso richiamo ad una misteriosa realtà interiore della geometria che trascende la forma e l’utilizzo esteriore, una geometria utilizzata non per riprodurre il visibile ossia per un senso puramente estetico o pratico, ma per riflettere e rendere manifesto quello che è al di là del sensibile.
Una geometria di carattere astratto studiata come simbolo, ossia come supporto concreto di un’idea assolutamente pura con la quale può entrare in contatto, e quindi utilizzata per cristallizzare nella forma precise leggi ed insegnamenti sapienziali. Da qui il termine Geometria sacra. Quindi la geometria analizzata e applicata nel suo profondo aspetto simbolico, appare essere un arte ed una scienza non solo idonea a descrivere e indagare realtà fisiche, ma anche e soprattutto capace di fare da ponte -per nostra coscienza- con realtà metafisiche e spirituali. Con queste premesse la distanza fra le due arti sembra essere molto ridotta… tanto che la cosa si fa veramente interessante da conoscere ed esplorare!
Appuntamento giovedì 24 ottobre alle ore 21,15 all’Associazione Archeosofica di Livorno, Scali delle Cantine, 44. L’incontro è ad ingresso libero e gratuito.
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