Chiesa Olandesi: la riapertura. Tour tra rovine e restauro

Eseguito un parziale restauro e consolidamento della struttura. Si potrà accedere al Tempio e visitare la mostra fotografica dei lavori realizzati sabato 9 aprile, domenica 10 aprile ed il prossimo weekend 16 e 17 aprile in orario 10-13 e 15.30-18.30

di Giulia Vicari

Sono terminati i lavori di restauro della Chiesa degli Olandesi, uno dei simboli della città di Livorno. Il tempio è stato in parte restaurato e risanato dopo molti anni di degrado che avevano portato questo edificio al totale inutilizzo (clicca sul link in fondo all’articolo per visitare la fotogallery).
Antonio Huesch, Presidente del comitato “I Lions per il restauro del Tempio della Congregazione Olandese Alemanna di Livorno” ci racconta tutta la storia di questo edificio così significativo per i cittadini. “Il Tempio della Congregazione Olandese Alemanna di Livorno, conosciuto molto semplicemente in città come Chiesa degli Olandesi, -spiega- è un luogo di culto edificato tra il 1860 e il 1864 su progetto dell’architetto Dario Giacomelli. Ha sempre costituito una testimonianza e un simbolo del clima interculturale e multiconfessionale che caratterizza da secoli la nostra città. L’edificio fu risparmiato dai bombardamenti della II guerra mondiale ma fu depredato dell’organo; nel dopoguerra grazie alla sua ottima acustica ospitò numerosi concerti. In seguito l’estinguersi degli ultimi membri della Congregazione Olandese Alemanna, di fatto unica proprietaria ancora oggi dell’edificio, fece precipitare il tempio in un lento e inesorabile stato di degrado. Dalla seconda metà del ‘900 la chiesa è chiusa al pubblico e sostanzialmente abbandonata. I piccoli parziali distacchi lapidei hanno portato a pericoli concreti di crollo, tanto che il comune decise di chiudere parzialmente al traffico veicolare e pedonale la strada degli Scali degli Olandesi in prossimità del tempio. Dal momento che la piccolissima congregazione religiosa proprietaria dell’edificio non era assolutamente in grado di far fronte alle spese per i lavori di restauro, il Lions Club Livorno Host nell’annata sociale 2010-2011 ha deciso di costituire un apposito comitato che si facesse carico di indire tutte quelle iniziative che si dimostrassero idonee a reperire risorse in grado di riportare l’edificio agli antichi splendori e una volta reso agibile, lo potesse offrire a un ente di diritto pubblico per attività socio-culturali mantenendo comunque la possibilità di uso liturgico da parte della comunità olandese-alemanna”.

“Fu così che in data 16 luglio 2010 – continua Heusch- fu costituito il comitato ‘I Lions per il restauro del Tempio della Congregazione Olandese Alemanna di Livorno’ a cui parteciparono diversi soci del Lions Club offrendo la propria gratuita competenza professionale in vari ambiti. Una lunga e costruttiva serie di incontri con il comune di Livorno e in particolare con l’assessorato alla cultura ha portato a un impegno per il recupero dell’immobile. Così nel maggio 2012, la Congregazione Olandese Alemanna proprietaria dell’edificio, e il comitato dei Lions di Livorno hanno sottoscritto in comune un atto di impegno per il recupero dell’immobile al fine di ripristinarne il valore storico, artistico e culturale. Nel maggio 2013 la giunta comunale ha deliberato l’assegnazione di 80.000 euro per da l’avvio alle operazioni di messa in sicurezza del tempio. Sempre nel 2012 il comitato ha aderito all’iniziativa ‘I luoghi del cuore’ bandita dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) con il convinto sostegno della delegazione livornese, dell’associazione culturale ‘Livorno delle Nazioni’ e degli organi di stampa locale. La sottoscrizione che ha visto la partecipazione di 24.000 firmatari si è conclusa con il conseguimento della prima posizione nella classifica regionale e il 9° posto nella classifica regionale, nonché il primo posto nella classifica speciale riguardante i voti assegnati ad un edificio dall’estero. Abbiamo così avuto l’assegnazione di un contributo di 25.000 euro parte di Banca Intesa Sanpaolo, sponsor ufficiale del censimento bandito dal Fai. Con le somme così raccolte, di 105.000 euro, si sono finanziati i lavori fino ad oggi conclusi”.
“La chiesa della Congregazione Olandese Alemanna è in una posizione incredibile –aggiunge Serafino Fasulo, assessore alla cultura- cioè lungo il fosso reale, tra Piazza della Repubblica e Piazza Cavour, quasi di fronte al mercato centrale. Il futuro del tempio potrebbe essere adibito spazio associativo, ma anche a luogo espositivo ma sicuramente resterà un elemento che si inserisce in un lungo e faticoso cammino che potrebbe portare al recupero del nostro patrimonio storico”.

“L‘intervento che abbiamo fatto non è grandissimo dal punto di vista della consistenza –spiega l’architetto Riccardo Lorenzi della Soprintendenza di Pisa– però è fondamentale e importante. Questo intervento è stato sviluppato con una organizzazione multipla che è partita da diverse istituzioni, però la sintesi di questa azione è che è partita dalla gente, gente che voleva bene e vuole bene a Livorno. La chiesa degli Olandesi è l’espressione di un’identità storica della città e mai come ora ho la certezza che se non si riparte dall’attaccamento e dall’iniziativa dei cittadini per recuperare il proprio patrimonio identità, se aspettiamo le istituzioni, in questa situazione economica così complessa, abbiamo poco da sperare. Cerchiamo di organizzare in città, anche per il futuro, nuove forme di partecipazione, in modo da riuscire a far si che questo sia solo l’inizio”.

Irene Sassetti del Fai delegazione livornese illustra cos’è l’intervento ‘I luoghi del cuore’, il progetto che il FAI insieme ad Intesa San Paolo organizza ogni due anni: “La missione del Fai è quella di tutelare e salvaguardare i beni storici, artistici e anche ambientali in Italia -chiarisce Irene – e questo progetto nasce dai cittadini, che segnalano attraverso una raccolta firme il loro amore e attaccamento ad un bene. Al termine della raccolta viene individuata una classifica a livello nazionale, il FAI premia insieme ad Intesa San Paolo i primi tre monumenti ai quali da un finanziamento diretto, per tutti gli altri che ricevono un minimo di 1000 segnalazioni si possono comunque presentare dei progetti ed è stato quello che ha permesso al Tempio della Congregazione Olandese Alemanna di vincere, cioè un progetto ben strutturato, che prevede un restauro ma anche una ri-funzionalizzazione. Il Fai ha creduto in questo progetto e ha dato un’ulteriore finanziamento rispetto a quello già stanziato dal comune. Oggi questo è un traguardo, però è solo l’inizio”.

Michele Parenti, architetto, progettista e direttore dei lavori racconta nello specifico cosa è stato fatto alla chiesa: “ I finanziamenti, come sappiamo, non sono stati moltissimi, quindi la preoccupazione iniziale è stata proprio quella di riuscire a gestirli e arrivare all’obiettivo. I lavori sono stati divisi in tre fasi principali: la prima è stata la disinfestazione e derattizzazione degli ambienti che potevano permettere di entrare nella chiesa, la seconda è stata quella di assestare i sistemi di scolo delle acque e la terza, la principale, è stata la messa in sicurezza della facciata. Sono opere principalmente di risanamento ma per quanto riguarda la facciata sono state fatte anche tutte quelle operazioni di restauro. Il lavori sono iniziati il 29 settembre 2014 e conclusi il 4 gennaio 2016 e si sono protratti oltre un anno la data prevista perché ci sono state delle complicazioni. Siamo riusciti a ritrovare alcuni dei pezzi caduti che fortunatamente erano in buono stato e che ci hanno in parte facilitato il lavoro”.

“L’idea del recupero è nata prima su Facebook conclude Gianluca Giovannini, attualmente segretario della Lions Livorno Host e presto nuovo presidente – e, pur avendo mezzi molto minori di quelli che si potevano avere in passato, grazie a delle sinergie e a dei gruppi ci siamo ingegnati per riuscire a raggiungere un risultato molto arduo. Potrete constatare l’intervento pregevole che è stato fatto nel tempio ma vedrete anche lo sfacelo che ancora rimane; capirete così l’entità di quello che ancora ci attende per riavere una completa fruizione di quest’opera che è amata tutto sommato col cuore dai livornesi”.

La chiesa degli Olandesi sarà aperta alle visite: si potrà accedere al Tempio e visitare la mostra fotografica dei lavori realizzati sabato 9 aprile, domenica 10 aprile ed il prossimo weekend 16 e 17 aprile in orario 10-13 e 15.30-18.30.
di Giulia Vicari

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