In Venezia apre un nuovo locale

Una festa della Liberazione da vivere in altro modo. Sì perché il 25 aprile approderà sulla scena dell’intrattenimento, della cultura e della cucina livornese un locale completamente innovativo. Nel cuore del suggestivo quartiere Venezia (in via San Marco al civico 7 nei locali dell’ex Camaleonte), sotto le volte di uno dei più prestigiosi spazi interni, nasce “Il Rivellino di San Marco”. Non si tratta di un ristorante ma neanche di un pub o una sala per concerti. Non è una galleria, né un teatro. È un sogno? Forse. Ricco e articolato il programma dell’inaugurazione prevista per venerdì 25 aprile, giorno in cui si festeggia proprio San Marco, patrono di Venezia.
A presentare la serata Fabrizio Brandi: a partire dalle 19.30 accoglienza all’esterno con lo storico Fabrizio Ottone intento a raccontare la leggenda de La Rosa del Paladino, mentre verrà distribuito alle donne presenti un piccolo omaggio floreale; all’interno del locale si assisterà a un’esibizione di tango, accompagnato dalla fisarmonica di Massimo Signorini e il violino di Roberto Cecchetti. Seguiranno: il buffet e i giochi di magia della Corte dei Miracoli; la presentazione della mostra inaugurale a cura dei 4 artisti Silvia Menicagli, Paolo Massimo Abrans, Nicola Giusfredi, Alessio Agostinelli; il cabaret di Claudio Marmugi con la sua visione delle cose e infine il concerto di Andrea e Nino Pellegrini accompagnati dalla voce di Bianca Barsanti. Un gustoso assaggio di quella che sarà la programmazione e la filosofia del nuovo spazio che aprirà proprio di fronte all’ex Teatro San Marco. “Il Rivellino di San Marco” deve il suo nome alla fortificazione costruita alla fine del XVII secolo per difendere la porta di San Marco (situata in quella che oggi è Piazza dei Domenicani). Il vertice fu rinforzato da mura in pietra dotate sia di finestre armate che di torrette di avvistamento; è possibile ancora osservare una parte del vertice, peraltro ben conservata, passeggiando in via Castelli. Il rivellino fu in buona parte demolito nell’ottocento per fare spazio all’edilizia civile; in particolare questi locali furono edificati con la funzione di magazzini per lo stoccaggio delle merci e si trovano all’interno dell’area in cui si estendeva il rivellino di San Marco. Per trarre spunto dalla storia, ecco la scelta del nome.

 Gli appuntamenti. La programmazione del locale sarà ricca e variegata, alternando nell’arco di un mese una serie di proposte artistiche molto differenti tra loro:

– una volta al mese uno storico livornese racconterà il passato della città;

– un’altra volta sarà il turno del teatro. Dopo l’aperitivo e la cena, il pubblico assisterà a dei monologhi o a delle vere e proprie piccole commedie;

– ci sarà poi una sezione dedicata agli scrittori, che verranno a presentare i propri libri sotto forma di recital o di racconto aiutandosi con filmati, musica e tanto altro;

– una serata, ogni mese, sarà inoltre dedicata al cinema, con una serie di cortometraggi e documentari provenienti da tutto il mondo;

– tutti i weekend ci sarà musica dal vivo;

– ogni mese una mostra di pittura, fotografia o illustrazione;

– il cabaret;

– una serie di “lezioni musicali”. Un maestro di musica verrà a suonare il proprio strumento e, tra un brano e l’altro, ne racconterà storia e caratteristiche. “Il Rivellino di San Marco” ospiterà cantanti provenienti da tutto il mondo (Senegal, Croazia, Brasile) che eseguiranno il repertorio musicale della tradizione del proprio popolo, svelandone il significato;

– alcune serate saranno dedicate alla magia:i prestigiatori gireranno tra i tavoli o terranno degli spettacoli veri e propri.

 

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