“In fondo a destra”, il libro del prof.Giannini
Il volume In fondo a destra del professore di storia e filosofia Lamberto Giannini è un saggio storico di taglio critico che, partendo dalla considerazione della consueta collocazione del bagno nei locali pubblici in fondo a destra, come sostiene il titolo, per suggerire velatamente, ma non troppo, l’associazione destra = deiezione, fornisce un’analisi, oggettiva e, nello stesso tempo, disincantata, della storia italiana contemporanea.
Il viaggio nella politica del nostro paese proposto dall’autore si delinea come un percorso cronologico in cui la ricostruzione degli eventi storici e le dinamiche, più o meno celate, della politica nazionale si intrecciano costantemente con le vicissitudini, più che con le vicende, di un piccolo paese siciliano, Corleone, che è riuscito nel triste primato di modificare in peggio la storia della mafia ed a condizionare la stessa politica nazionale. Da Corleone giungono, infatti, gli esempi peggiori della nostra storia -Riina, Liggio, Battaglia- ma anche quelli più coraggiosi, come la storia romanzesca del fondatore dei fasci siciliani, Bernardino Verro.
La prima parte della trattazione fornisce una ricostruzione delle vicende storico-politiche italiane a partire dal Connubio tra Cavour e Rattazzi, la Destra e la Sinistra Storica fino al risveglio economico della nostra nazione con Giolitti. L’opera delinea poi la posizione di interventisti e neutralisti durante la prima guerra mondiale, l’avvento del fascismo e le fasi salienti della seconda guerra mondiale con la formazione del governo Badoglio e le prime elezioni democratiche in Italia.
La seconda parte dell’opera, quella più ampia, esamina con sguardo lucido, e a tratti tagliente, le vicende italiane dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, ritraendo uno spaccato drammatico soprattutto nella rievocazione dei fatti di sangue connessi alle stragi di stato che raggiungono l’acmè con il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro.
Vengono infine sapientemente tratteggiate le figure di Pasolini, Berlinguer, Basaglia, ma anche quelle di Craxi, Andreotti, Berlusconi, Renzi come personaggi che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio del XXI secolo, certamente discussi e discutibili, ma innegabilmente fondamentali per comprendere l’Italia di oggi nelle sue luci ed ombre.
Il volume, risultato dell’esperienza ventennale dell’autore come insegnante di discipline storico-filosofiche nonché della passione costante per l’attualità, presenta uno stile asciutto, lineare, sebbene mosso, a tratti, dalla vivacità drammatica dell’aneddoto, dal ricordo personale vivificato dall’emozione dell’oggi, e fornisce una disamina sapiente, ma viva, di eventi del passato che rappresentano ancora adesso un deposito memoriale di idee, pensieri e azioni necessarie per comprendere, davvero, in profondità, il nostro presente.
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