“Impossibile, per ora, una strada a Borzacchini”

“Ho letto che molte persone si stanno mobilitando perché venga intitolata una strada a Giorgio Marchetti, conosciuto da tutti come Ettore Borzacchini. Mi dispiace dover dare una delusione ai tanti che gli hanno voluto bene e hanno goduto della sua cultura e del suo spirito dissacrante; ma prima di far perdere tempo ai suoi numerosissimi estimatori, desidero informare che la legge non consente che si intitoli una strada a una persona prima che siano trascorsi dieci anni dalla sua scomparsa.
Secondo la legge, delle deroghe possono essere date solo per personaggi che abbiano svolto ruoli di particolare importanza per la nazione. Più precisamente, la Legge n 1188 del 23/6/1927, all’art. 4 recita:” è facoltà del Ministero per l’interno di consentire la deroga alle suindicate disposizioni di cui all’art. 2 ” 10 anni ” in casi eccezionali, quando si tratti di persone che abbiano benemeritato della nazione”, come possono essere stati ad esempio Falcone e Borsellino. Invito pertanto i promotori della raccolta di firme, a trasformarla, da una richiesta di intitolazione di una strada, in una richiesta di dedicargli una sala o uno spazio pubblico all’interno di una delle strutture culturali della città. Tra l’altro l’Amministrazione sta già lavorando a un progetto di valorizzazione dell’opera di Giorgio Marchetti, con una serie di cittadini molto vicini a lui. Sono certo che sarà possibile trovare tutti insieme un luogo o un modo che possa far ricordare degnamente il lavoro del Borzacchini, una delle penne satiriche più raffinate e originali nel panorama non solo livornese ma italiano, che con i suoi dizionari di livornese, recuperando le origini dei vari lemmi e allocuzioni tipiche del vernacolo labronico, parolacce comprese, ci ha fatto ridere, ma anche imparare molte cose della cultura di Livorno e della Toscana”.

Serafino Fasulo Assessore alla Cultura (con delega alla Toponomastica)

Riproduzione riservata ©