Il weekend del Ntc con comico d’autore e Pirandello
Il fine settimana del Nuovo Teatro delle Commedie è all’insegna della rassegna di comico d’autore e del teatro. Sabato 20 alle ore 21.30 Andrea Muzzi presenta “All’alba perderò”, mentre domenica 21 alle ore 17 la compagnia Le Tamerici porta in scena la commedia di Luigi Pirandello “Il berretto a sonagli”.
Sabato 20 febbraio alle ore 21.30 serata con la rassegna di comico d’autore con Andrea Muzzi che presenta “All’alba perderò. Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore”, di A. Muzzi e Marco Vicari. Cosa ha spinto il pugile Eric Crumble a salire sul ring 31 volte e a subire 31 ko di fila? E perché il samoano Trevor Misapeka, 130 kg di pesantezza, ha accettato di correre contro la sua volontà (e la sua stazza) i 100 metri alle Olimpiadi del 2001? Perché il giovane bassista Stuart Sutcliffe ha abbandonato dopo soli due anni un complessino di Liverpool che riteneva senza futuro (dallo strano nome “Gli scarafaggi”)? E perché Giancarlo Alessandrelli, portiere di riserva della Juventus negli anni 70, dopo 10 anni di “onorata” panchina, scende finalmente in campo e in soli 20 minuti riesce a prendere 3 gol? Raccontando una comicissima serie di “perdenti illustri” che, loro malgrado, hanno fatto la storia dello sport, dello spettacolo e dell’arte, lo spettacolo affronta con ironia e leggerezza l’ultimo tabù della nostra società, il fallimento. Considerato come un semplice fatto negativo, il “perdere” è in realtà la chiave per affrontare le sfide e preparare le vittorie del proprio futuro. È per questo che in scena, mentre un giovane calciatore sta per compiere un’azione decisiva in campo, il tempo si ferma e una voce nella testa del ragazzo, interpretata da Andrea Muzzi, gli ricorda di “Non aver paura di sbagliare un calcio di rigore”. Portando l’esempio paradossale dei tanti che sono entrati nel “Guinness dei falliti”, lo spettacolo è un esilarante inno alla vita, a coloro che non hanno smesso mai di provarci, a quelli che non si sono mai arresi. Perché il segreto della vittoria è in primis accettare la propria paura di perdere e saperla gestire. Quindi, forse, molto meglio avere in camera il poster del coraggioso portiere Alessandrelli (uno che ha atteso dieci anni in panchina prima di perdere platealmente l’unica partita in cui ha giocato), piuttosto che quello di qualche viziata star, narcotizzata dagli sponsor e dai miliardi, che scende in campo svogliata e senza passione.
Scritto da Andrea Muzzi con Marco Vicari (autore per La 7 e Il Fatto Quotidiano) lo spettacolo prende spunto anche da dati scientifici (Cosa vuol dire farsi prendere dal panico, Perché ci blocchiamo nelle situazioni ansiogene) e dalle moderne teorie della psicoterapia sul tema, alternando racconti di alcuni fallimenti “storici” a consigli pratici su come non aver paura dei grandi rigori della vita. Ricordando a tutti che, come diceva De Gregori, un campione non si riconosce dai palloni d’oro o dalle reti ma dal coraggio, dall’altruismo, e dalla fantasia.
Andrea Muzzi è attore, autore e regista. La sua comicità graffiante e mai scontata caratterizza i suoi spettacoli teatrali. Dopo una lunga collaborazione sul palco con Alessandro Benvenuti, inizia a calcare le scene come attore comico e monologhista, rileggendo in chiave personale temi come gli eterni vizi italici (“Due italini veri”), la forza rivoluzionaria e anarchica dell’amore (“L’amore è geco”) e la libertà di informazione (“Edizione straordinaria” assieme al maestro satirico Sergio Staino).
Marco Vicari è autore comico e satirico. In tv ha firmato “Se Stasera sono qui” su La7 con Teresa Mannino ed è l’autore della nuova leva dei comici toscani, per i quali cura lo “Zelig Lab”, laboratorio comico toscano campione di incassi per due stagioni consecutive. Come autore satirico ha collaborato con “Il Fatto Quotidiano”, “L’Unità”, “Il Vernacoliere”, “Mamma” (Rivista Premio Satira Forte dei Marmi) e “Mucchio Selvaggio”. Collabora come autore per molti comici della scena toscana e nazionale. Il suo ultimo spettacolo è “Come truffare il prossimo e vivere felice” scritto con Paolo Hendel.
Ingresso 10 euro.
Domenica 21 alle ore 17 invece sarà la volta della compagnia Le Tamerici che porterà in scena la commedia di Luigi Pirandello “Il berretto a sonagli”. Il testo, considerato uno tra i capolavori di L. Pirandello, narra la vicenda della signora Beatrice, la quale sospetta che il marito, il cavalier Fiorica, la tradisca con Nina, giovane moglie del suo scrivano, Ciampa. Rosa dalla gelosia, con la complicità del delegato di polizia, Alfio Spanò, ordisce una trappola per sorprendere i due, in flagranza di reato, al fine di colpire il marito e ricondurlo a sé, sottomesso e pentito. Beatrice, con un pretesto, vuol far partire Ciampa, che sospetta della moglie e si mostra, dunque, riluttante. Con plausibile ironia chiederà a Beatrice di parlargli apertamente – “apra, signora, la corda seria!” – ma, viene allontanato. L’irruzione della polizia in casa del Ciampa, annessa al banco (ufficio) del cavaliere non proverà “niente di niente”, ma, intanto la faccenda, risaputa in tutto il paese, getta ombre di infamia su tre persone: Nina di sgualdrina, il cavaliere di fedigrafo e il Ciampa di becco. Lo scrivano non accetta rassegnato questa situazione mortificante e se prima minaccia di uccidere i due “amanti”, con un “éscamotage” dialettico, di eccezionale vigore, riesce a convincere i familiari, il fratello Fifì, la madre, signora Assunta e il delegato, che la Beatrice è bene che venga considerata una pazza e… “dunque, se la portino al manicomio!”. Salvando così l’onore, il rispetto del mondo e senza più indossare il berretto a sonagli del buffone. Il cast: Carlo Chionne, Tiziana De Felice, Giuliana Bizzi, Tonia Biondillo, Luca Comelli, Virginia Dini, Michele Bernardini, Rita Santuari. Regia di Rossella Falchini. Scene a cura di “Le salon du cinéma”.
Ingresso 10 euro.
Prevendite consigliate al numero 0586 1864087, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 14, o mail [email protected].
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