Il pane e i pesci, nuova mostra all’acquario
di Giulia Vicari
Al via dal 25 giugno la nuova mostra dell’acquario di Livorno “Il pane e i pesci. Storie di mare, di devozione e di cibo”. La mostra, che terminerà il 30 settembre, è ideata e promossa da Sillebe S.r.l. in collaborazione con Costa Edutainment S.p.A. nell’ambito delle manifestazioni ‘Toscana Expo Milano 2015’.
Nello specifico la mostra si snoda in tre sezioni. La prima è dedicata al Vecchio Testamento con la storia di Tobiolo e l’arcangelo Raffaele dove saranno esposti alcuni facsimili di dipinti che permetteranno la conoscenza della storia di Tobiolo, dell’arcangelo e del pesce catturato dal ragazzo. Nella seconda sezione è in scena il miracolo della Moltiplicazione del pane e dei pesci con l’approfondimento di tre episodi significativi del nuovo testamento. L’allestimento di questa sezione si avvale di proiezioni e supporti video, dove è possibile ammirare alcune tra le più significative opere dell’arte italiana che narrano del miracolo, nonché brani da “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo Pasolini e da “Il Messia” di Roberto Rossellini. Infine la terza sezione è incentrata sugli ex voto marinari del Santuario della Madonna di Montenero.
La mostra, situata al primo piano, è visitabile all’interno del percorso di visita dell’acquario di Livorno, inclusa nel biglietto d’ingresso alla struttura.
“Il successo dell’aquario di Livorno viene non solo dagli animali – così interviene il Giuseppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment S.p.A – che sono presenti e vivamente curati e seguiti, ma anche dalle mostre temporanee che cerchiamo di mettere in atto con il nostro grande gruppo e i nostri soci. In questo caso abbiamo scelto un argomento un po’ particolare, il pane e i pesci, con il quale vogliamo cercare di passare messaggi educativi attraverso l’intrattenimento, che non vuol dire semplicemente gioco, ma anche presentare le cose in modo diverso. Questa mostra unisce una grandissima struttura qua vicino, il monastero di Montenero, che ha delle opere d’arte fantastiche, quindi è un luogo di arte e di culto. Cerchiamo di sviluppare in questo modo il turismo al Livorno”.
“Per noi questa struttura rappresenta un gioiello – afferma Paola Baldari assessore al commercio, agricoltura e edilizia privata – un gioiello che contribuisce ad attirare il turista, un turismo diverso che ci piace l’idea di promuovere e questo acquario rappresenta un fulcro per questo, insieme ad altre realtà che abbiamo nel nostro territorio. Di questa mostra mi piace l’idea che aggiunga qualcosa in più all’offerta di questo acquario che non ha niente da invidiare ad altre strutture in Italia e nel mondo. Le famiglie possono trovare un momento didattico, le scuole sono sempre attive con l’acquario e questo tipo di iniziative aggiungono sempre qualcosa in più alle offerta che già c’è ed è già importante”.
“Io sono rimasto allibito, sono qui dal 1964, ed è veramente bello vedere a Livorno cose di questo tipo – aggiunge don Pietro Basci che segue i temi culturali della diocesi di Livorno – e ne vedremo sempre di più belle perché siamo disposti ad aiutarci. Quello che vediamo qui è meraviglioso, c’era da prendere qualcosa al santuario e l’abbiamo fatto. C’è la collaborazione ma occorre coinvolgere i giovani, cominciare da loro; dobbiamo ritrovare il gusto di lavorare e di fare del bene. Quindi pane e pesce significa accogliere tutti e dare a tutti la possibilità di fare qualcosa, facciamo lavorare e diamo da mangiare a tutti, il pane e il pesce ci serva veramente a farci essere tutti figli di quel medesimo padre che è nei cieli”.
“L’idea è stata quella di fare all’interno dell’acquario un percorso un po’ diverso – conclude Maddalena Paola Winspeare amministratore di Sillabe S.r.l. – formato dalle mostre che vengono fatte al primo piano. L’idea è stata quella di parlare del pesce come cibo dell’anima e della fede come fiducia, quindi di raccontare queste vicende legate al pane e i pesci con storie legate al Vecchio, il Nuovo testamento e attraverso i miracoli del ex voto del Santuario della Madonna di Montenero. Il santuario di Montenero si è privato di 11 capolavori per questa mostra e noi speriamo con questo di rinsaldare un rapporto tra Livorno e il santuario di Montenero, perché se è vero che i livornesi Montenero la frequentano, è anche vero che è un rapporto strano, non siamo sicuri che i turisti che vengono a Livorno abbiamo un idea di Montenero, come non siamo sicuri che i fedeli che vanno al santuario abbiano un’idea di quello che possono trovare a Livorno. Abbiamo chiuso la mostra con l’omaggio a ‘Giornata Grigia’ di Giovanni fattori, perché è l’artista più rappresentativo e il quadro è un vanto del museo civico Giovanni Fattori di Livorno. La mostra che può sembrare anche un po’ complessa è anche una mostra didattica, con pannelli dedicati ai bambini, pannelli che sono bilingue visto il pubblico internazionale”.
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