Iconografia russa, nuovo incontro all’Associazione Archeosofica

L’Associazione Archeosofica prosegue il ciclo di incontri dedicati all’arte, alla pittura e all’iconografia sacra. Il fascino dell’Oriente Ortodosso e delle sue maestose cattedrali ricche di colori e di luci è indissolubilmente legato all’arte iconografica, che ha trovato la sua espressione più bella e significativa nelle opere provenienti dal Monte Sinai in Palestina, dal Monte Athos in Grecia e poi dall’Impero Bizantino e principalmente dalla Russia, con la Scuola di Novgorod e con l’opera di alcuni grandi asceti-iconografi tra cui emerge sicuramente la figura di Andrej Rublëv. Lo sviluppo dell’arte iconografica, che mira a rappresentare in maniera visibile e tangibile la Bellezza di una Realtà ultraterrena, è il frutto dell’illuminazione interiore del pittore che traduce in forme e colori l’esperienza mistica vissuta.
Tra il XIII e XIV sec. il metodo per giungere alla mistica unione interiore prendeva il nome di “esicasmo”. Si tratta di una orazione incentrata sulla ripetizione del Nome di Gesù con un’invocazione semplice, di poche parole, ritmata sul respiro e concentrando la mente nella regione del Cuore, luogo dell’incontro tra l’umano e il divino. “Esichya” significa “silenzio”, quindi è una preghiera che fiorisce nel silenzio ieratico, nella pace interiore, atta a trasmutare l’essenza intima dell’individuo per purificarlo e renderlo idoneo a raggiungere l’illuminazione dell’anima. È questa la genesi della vera Arte Sacra, di cui ancora oggi possiamo ammirarne delle opere possenti ripercorrendo “I luoghi e la mistica dell’Iconografia Russa”. La conferenza sarà accompagnata da proiezione di foto e filmato. Appuntamento a giovedì 31 ottobre alle ore 21,15 nell’Associazione Archeosofica di Livorno, Scali delle Cantine, 44. L’incontro è ad ingresso libero e gratuito.

 

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