“I profughi vanno aiutati”. Ad Antignano il vescovo ne ospita 15

di Daniele D’Ambra

“Nella storia l’uomo migra da sempre, nell’immediato l’imperativo è il dovere di proteggere le persone in stato di necessità”, questa l’idea comune di tutti i partecipanti al seminario sulle politiche di accoglienza dei rifugiati e dell’immigrazione in Europa, organizzato da AICCRE (Associazione Italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa, leggi qui ad Antignano il vescovo ospita 15 immigrati) e nel quale si è parlato del possibile impiego degli immigrati che nei giorni scorsi si erano recati in prefettura per chiedere di poter lavorare. A questo proposito si parla di impiegare i profughi in lavori socialmente utili una volta al mese sia nella pulizia delle spiagge in tutto il litorale livornese, Calambrone compreso, fino ad ottobre che in giornate dedicate al tema del riuso e riciclo con dimostrazioni in vari centri e parrocchie della città nell’ambito del progetto Eco- differenziamoci.
Tornando al seminario per il Presidente del consiglio comunale, Giovanna Cepparello, l’iniziativa è stata molto importante: “In una fase storica come questa dove il fenomeno della migrazione vede coinvolte milioni di persone ed importante è affrontare l’emergenza, sia di chi parte che di chi accoglie, in chiave europea. La migrazione è la storia dell’umanità e tutti sia a livello sociale ed in particolar modo i mass media devono essere più uniti e non far passare notizie sul fenomeno “terroristiche”. Prosegue facendo un esempio:”Immaginiamo di essere al tempo della Shoah e di trovarci a dover accogliere persone che fuggono dalla Germania Nazista, che faremmo? Li accoglieremmo? Lo stesso pensiero andrebbe applicato anche ai giorni nostri.”
Interviene l’Assessore alle Relazioni internazionali, Giovanni Gordiani: “Dopo l’incontro con AICCRE di un mese fa, l’evento di oggi deve essere un passo in avanti nel poter dare delle risposte al fenomeno. Un primo passo è stato il protocollo d’intesa con la Prefettura e anche grazie alla collaborazione con le associazioni dobbiamo istituzionalizzare il percorso d’accoglienza.La collaborazione deve essere “step by step”, da fare ogni giorno.Prosegue l’Assessore parlando di quello che già è stato fatto: “Numerose sono state le iniziative dove è impegnata l’Amministrazione, specialmente nel sociale e ambientale poiché, da esperienza personale e di contatto, posso dire che questi ragazzi vogliono aiutare e quindi devono poter capire cosa è giusto e cosa no nel nostro territorio. Un incontro è stato sul riciclo e riuso durante il quale i ragazzi hanno potuto imparare qualcosa ma anche hanno insegnato tecniche che già conoscevano.Un’altra iniziativa, che dimostra l’apertura degli immigrati, è stata la pulizia delle spiagge che ci ha fatto anche vedere il loro amore e rispetto per il territorio”. Conclude: “Non ci deve essere una divisione drastica poichè coloro che ho incontrato vogliono imparare ed integrarsi, solo con lo scambio interculturale possiamo progredire visto e considerato che la diversità è solo un valore aggiunto per tutti noi”.
La segretaria dell’AICCRE Patrizia Dini è soddisfatta dell’incontro: “Partire da Livorno con questa iniziativa è importante perchè Livorno è la città dell’accoglienza che pensa in maniera di vivere comunitario. Purtroppo tutti risentiamo delle difficoltà del vivere ma c’è bisogno di ripartire da ragioni antiche senza la pesantezza ideologica della Comunicazione che molte volte strumentalizza questo fenomeno. C’è bisogno che la politica europea smetta di agire in maniera evidentemente insufficiente e lenta che non fa passi avanti.Questa situazione offende l’idealità di tutti e creano situazioni disagevoli.Ci vuole maggiore consapevolezza per non perdere di vista l’argomento dell’accoglienza ed insieme possiamo farcela.” Prosegue sulle Associazioni:”Sono molto importanti poichè di fondamentale utilità per l’accoglienza sul territorio a persone che non lo conoscono e che quindi hanno bisogno di tempo per ambientarsi.”
Sull’insufficienza dell’Ue è d’accordo anche il Vicepresidente dell’AICCRE, Marco Cardone:”I padri fondatori dell’Ue si rivoltano nelle tombe vedendo l’operato attuale.Se ci fosse veramente unione e non l’Europa delle banche sarebbe più facile fare politiche migratorie giuste.Anche l’Italia dovrebbe far di più a livello decisionale in Europa poichè è veramente triste vedere la sofferenza di queste persone controllate da lobby che non hanno interesse verso loro.L’europa dovrebbe chiedere all’Onu di muoversi per creare punti di riconoscimento in Nord Africa nei paesi che hanno bisogno.”
Infine è intervenuto il responsabile di settore politiche per le persone immigrate della regione Alessandro Salvi: “Questa emergenza è per noi tutti un’opportunità di crescita, dobbiamo fare politiche d’integrazione formative, scolastiche e del lavoro verso gli immigrati ed essere dei facilitatori per le strutture ospitanti che devono riuscire in maniera più agevole ad arrivare alle risorse esterne. La nostra proposta è quella di sviluppare una triangolazione tra volontariato, strutture accoglienti ed amministrazioni”. Presenti al seminario anche esponenti delle amministrazioni di Cascina, Ponsacco e membri dell’Aiccre.

Riproduzione riservata ©