Giornata della Pace, il programma
Il 28 maggio si celebra a Livorno la Giornata della Pace in ricordo dei bombardamenti che distrussero la città durante l’ultima guerra mondiale. Il 28 maggio del 1943, infatti, intorno alle 11.30, iniziò quello che, nella memoria collettiva è rimasto come il “primo bombardamento di Livorno”. Moltissime furono le vittime. Si calcola inoltre che gli sfollati furono circa 20 mila, la stragrande maggioranza della popolazione.
Ogni anno Livorno ricorda la data (La Giornata della Pace fu istituita dal Consiglio Comunale nel 2004) con iniziative pubbliche in memoria dei fatti accaduti. Quest’anno saranno ricordate inoltre tutte le persone che dalla Siria all’Iraq, dalla Nigeria all’Ucraina, in Libia e in Tunisia, hanno sofferto per la guerra e la violenza.
La Comunità di Sant’Egidio, promotrice della manifestazione, ha inoltre deciso quest’anno con il “Giardino della Pace” di adottare il giardino di una scuola, nello specifico il giardino del circolo didattico “A.Benci” quale gesto simbolico del bisogno di ricreare spazi di incontro, di conoscenza e di amicizia per crescere insieme.
La Giornata della Pace di giovedì 28 maggio prevede il seguente programma:
Ore 17.00 – Piazza del Municipio Itinerario della memoria per le vie del centro.Testimonianze
Ore 18.00 –Scuola A. Benci via Bernardina Inaugurazione giardino della pace
Ore 19.00 – Scali D’Azeglio. Omaggio alle vittime di tutte le guerre presso la targa posta in ricordo delle vittime del bombardamento del 28 Maggio 1943. Il luogo ospitava durante la guerra, uno dei rifugi che furono colpiti dalle bombe;memoria dei civili che vi rimasero uccisi, molti dei quali non hanno ancora un nome.
Ore 21.00 – Piazza XX Settembre Festa in piazza: “W la Pace”.
La Comunità di Sant’Egidio nasce a Roma nel 1968, nello spirito del Concilio Vaticano II. Oggi è un’associazione pubblica di laici, impegnata nella comunicazione del Vangelo e nel servizio ai più poveri, in Italia e in 70 paesi di quattro continenti.
Dall’amicizia con i poveri nascono il servizio alla pace o per la ricerca della pace, in tante situazioni di conflitto, dallo scenario quotidiano a quello internazionale, così come l’aiuto umanitario alle popolazioni civili che più soffrono a causa della guerra, dal Mozambico al Guatemala, dalle Filippine al Centrafrica. In questo stesso spirito, si colloca il servizio della Comunità al dialogo ecumenico e interreligioso. A Livorno la Comunità di Sant’Egidio è presente dal 1988. Ha sede nei quartieri Nord (Corea e Shangay) dove svolge numerose attività a favore delle fasce più deboli della popolazione, dei bambini e degli anziani. Nei quartieri del centro invece, la Comunità è presente nelle scuole Benci e all’ITC Vespucci con i corsi di lingua e cultura italiana per bambini, ragazzi e adulti. Nella Chiesa di San Giovanni Battista e nei locali dell’ex convento degli Agostiniani, ad essa attigui, La Comunità accoglie per la preghiera serale e la messa domenicale, o per le diverse iniziative di aiuto e prossimità, i suoi amici e tutti coloro che cercano nella città un respiro più largo e uno spazio di solidarietà.
La Giornata per la Pace. Una città e la sua memoria – La Giornata per la Pace è una manifestazione cittadina promossa dalla Comunità di Sant’Egidio per celebrare, il 28 maggio di ogni anno, la memoria dei bombardamenti che colpirono la città durante il secondo conflitto mondiale. Il 28 maggio del 1943 infatti, intorno alle 11.30 del mattino, iniziò quello che, nella memoria collettiva, è rimasto come “il primo bombardamento di Livorno”. Moltissime furono le vittime. Si calcola inoltre che gli sfollati furono circa 20.000, la stragrande maggioranza della popolazione. Solo nel luglio del ’44, alla lunga stagione delle bombe e delle distruzioni, seguirà la sofferta stagione della pacificazione nazionale e della ricostruzione. Furono anni molto difficili, in cui la ripresa fu lenta e graduale. A poco a poco si cominciò a ricostruire: le mura dei palazzi e le fondamenta di una nuova società, civile e democratica. Il ricordo di quel primo bombardamento però, rimase come un segno indelebile nella memoria, insieme alla speranza che niente di simile avvenisse mai più. La memoria della guerra mondiale infatti, era sorprendentemente ancora viva. Il dolore e le enormi violenze di quegli anni, gli stenti vivevano ancora e, davanti alle guerre ancora in corso nel mondo, volevano diventare una voce di pace che i più giovani potessero ascoltare. Molti anni dopo, nell’aprile del 2004, il Consiglio Comunale di Livorno istituiva la Giornata della Pace, grazie ad una inedita iniziativa di partecipazione popolare: una petizione, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e sottoscritta, in appena due mesi, da più di duemila livornesi. Negli anni, da questa memoria, sono nati legami non scontati tra le giovani generazioni e gli anziani, tra vecchi e nuovi cittadini, tra cittadini e istituzioni; sono nati studi, ricerche, attenzione alle guerre ancora in corso, grazie a tanti testimoni, ospiti annuali della Giornata; sono cresciuti i contatti con persone di altre città e di altri paesi e, attraverso di esse, rapporti e progetti di aiuto, di solidarietà, di cooperazione tra la città di Livorno e il sud povero del mondo; tanto lavoro è stato fatto per la promozione di una cultura umana e solidale davanti ai piccoli e grandi problemi delle città e delle persone, per una convivenza pacifica ed il contrasto di pericolosi rigurgiti di violenza e di razzismo. Intorno alla memoria del 28 maggio, è nata inoltre, una via originale di cittadinanza e coesione sociale, senza localismi, centrata sulla composizione dei conflitti urbani, ma aperta al ripudio di ogni violenza, alla difesa dei diritti delle persone, soprattutto dei più poveri.
(comunicato a cura della Comunità di Sant’Egidio)
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