Giorno della Memoria: ultimi due eventi con Roberto Olla
Gli ultimi due appuntamenti delle numerose iniziative culturali che si sono svolte a Livorno in occasione della Giornata della Memoria per il 71° anniversario della liberazione di Auschwitz, sono previsti per domenica 28 e lunedì 29 febbraio e ad unirli sarà la presenza di Roberto Olla, giornalista Rai.
Domenica 28 febbraio (ore 16.30) nella Sala delle Cerimonie di Palazzo Comunale, Roberto Olla incontrerà e uno degli ultimi testimoni della Shoah: Sami Modiano.
Oltre a tenere una conferenza sul tema della Shoah con proiezioni video, il giornalista di Rai 1 presenterà il suo libro dal titolo “La ragazza che sognava il cioccolato” in cui si narrano le esistenze di alcuni sopravvissuti ai campi di concentramento. Relatore: Guido Guastalla.
Lunedì 29 febbraio (ore 9) al Teatro la Goldonetta (via Goldoni) Olla e Sami Modiano incontreranno gli studenti dell’ISIS “Niccolini-Palli” e della scuola secondaria di primo grado “N. Pistelli”. Gli studenti eseguiranno musiche e danze ebraiche e intervisteranno Sami Modiano.
Roberto Olla – Algherese, è scrittore e giornalista del TG1, caporedattore responsabile della Rubrica TG1 Storia e della Rubrica TG1 dialogo. La sua carriera inizia nel 1978 quando vince il concorso per la RAI e si specializza nella realizzazione di documentari. Autore di diversi libri ha ricevuto il premio Flaiano nel 2002, Premio internazionale di letteratura Il Molinello 2001, Premio Saint Vincent 1997, Premio Ilaria Alpi. Moltissimi documentari da lui realizzati e famosi sono gli Speciali del TG1 dedicati alla Shoah e alle Foibe.
Sami Modiano – Originario di Rodi, deportato ad Auschwitz nel 1944, insieme alla sua famiglia della quale è rimasto l’unico superstite, deve la sua salvezza perché prima di entrare nella camera a gas, all’arrivo di un trasporto di patate, un ufficiale delle SS ebbe bisogno di mano d’opera per scaricarlo. Nel campo strinse amicizia con un altro giovane deportato italiano Piero Terracina, di due anni più grande di lui. Nel 1945, quando i sovietici liberarono il campo i tedeschi presero i superstiti e da Birkenau camminarono verso Auschwitz. Durante la marcia Modiano si accasciò a terra senza forze, abbandonando le speranze, ma fu sollevato da due sconosciuti compagni di sventura che lo portarono a destinazione, lasciandolo su un cumulo di cadaveri per mimetizzarlo. Al suo risveglio, ormai salvo vide una casa in lontananza e vi entrò e trovò altri superstiti del campo fra i quali Primo Levi e l’amico Piero Terracina. Il giorno dopo arrivarono i sovietici ed era il 27 gennaio 1945. Dei 776 bambini ebrei italiani di età inferiore ai quattordici anni che furono deportati ad Auschwitz, Sami Modiano è fra i soli 25 sopravvissuti. Dell’intera Comunità ebraica di Rodi rimanevano solo 31 uomini e 120 donne.
Per info: Comune di Livorno – Ufficio Cultura, Spettacolo e Rapporti con l’Università e Ricerca – 0586/820500 – [email protected] www.comune.livorno.it
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