“In fondo a destra” al Rivellino

Martedì 23 dicembre, alle ore 18.30, nel locale Il Rivellino di San Marco, via San Marco, 7, appuntamento con il libro di Lamberto Giannini “In fondo a destra”, Edizioni del Boccale.
“Quante volte in un bar alla domanda “Dov’è il bagno?” la risposta è “In fondo a destra”? Mi ricordo che un giorno, a Vada, mentre stavo cercando il titolo di un possibile spettacolo sulle vicende politiche degli anni ’70, entro in un bar, faccio la tipica domanda e arriva la fatidica risposta: in fondo a destra. In effetti, se penso alla mia visione politica, sono tentato di ipotizzare un’associazione destra = deiezione, ma poi la mente mi rimanda a uomini di destra come De Gaulle, Churchill ed altri e comprendo che, pur non condividendoli, non posso non riconoscerne la grandezza. La destra in Italia, però, non ha mai realmente acquisito la fisionomia di “destra europea” perché, anomalia solo nostra, si è proiettata più spesso verso una dimensione tendente al fascismo. Il nostro viaggio nelle vicende storiche italiane sarà un percorso cronologico nella politica nazionale con riferimento continuo ad un piccolo paese siciliano, Corleone, che è riuscito a modificare la storia della mafia e a condizionare anche lo scenario politico italico. Da Corleone arrivano, infatti, gli esempi peggiori della nostra storia – Riina, Liggio, Battaglia – ma anche quelli più coraggiosi, come la storia romanzesca del fondatore dei fasci siciliani, Bernardino Verro.” (dalla premessa dell’autore).

Nel libro di Giannini, la prima parte della trattazione fornisce una ricostruzione delle vicende storico-politiche italiane a partire dal Connubio tra Cavour e Rattazzi, la Destra e la Sinistra Storica fino al risveglio economico della nostra nazione con Giolitti. L’opera delinea poi la posizione di interventisti e neutralisti durante la prima guerra mondiale, l’avvento del fascismo e le fasi salienti della seconda guerra mondiale con la formazione del governo Badoglio e le prime elezioni democratiche in Italia.

La seconda parte dell’opera, quella più ampia, esamina con sguardo lucido, e a tratti tagliente, le vicende italiane dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, ritraendo uno spaccato drammatico soprattutto nella rievocazione dei fatti di sangue connessi alle stragi di stato che raggiungono l’acmè con il rapimento e l’assassinio di Aldo Moro.

Vengono infine sapientemente tratteggiate le figure di Pasolini, Berlinguer, Basaglia, ma anche quelle di Craxi, Andreotti, Berlusconi, Renzi come personaggi che hanno caratterizzato l’ultimo scorcio del XXI secolo, certamente discussi e discutibili, ma innegabilmente fondamentali per comprendere l’Italia di oggi nelle sue luci ed ombre.

Il volume, risultato dell’esperienza ventennale dell’autore come insegnante di discipline storico-filosofiche nonché della passione costante per l’attualità, presenta uno stile asciutto, lineare, sebbene mosso, a tratti, dalla vivacità drammatica dell’aneddoto, dal ricordo personale vivificato dall’emozione dell’oggi, e fornisce una disamina sapiente, ma viva, di eventi del passato che rappresentano ancora adesso un deposito memoriale di idee, pensieri e azioni necessarie per comprendere, davvero, in profondità, il nostro presente.

 

 

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