Il presidente Mujica è livornese
Si è svolta il 27 maggio in una sala del Consiglio del Palazzo Comunale gremita all’inverosimile (foto di Simone Lanari in fondo all’articolo), la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Livorno all’ex presidente della Repubblica Orientale dell’Uruguay Josè Alberto Mujica Cordano.
“L’eccezionalità della presenza dell’ex presidente in città ci è sembrata l’occasione ideale per proporre al Consiglio Comunale di conferirgli la cittadinanza onoraria – aveva dichiarato ieri il sindaco – Consegnare a Pepe Mujica la pergamena con l’attribuzione della cittadinanza onoraria assieme alle chiavi della città sarà per me un privilegio e un onore”. E così è stato. Il Consiglio Comunale, riunito in seduta straordinaria, ha infatti approvato con 24 voti favorevoli su 25 (voto contrario di Forza Italia) l’attribuzione dell’onorificenza.
Pepe Mujica, il presidente rivoluzionario le cui scelte governative hanno reso l’Uruguay una nazione all’avanguardia – motivo per cui l’Economist ha scelto di nominarlo Paese dell’anno 2013 – è arrivato alla stazione nel pomeriggio, viaggiando con un treno di linea come è nel suo stile sobrio e semplice, accompagnato dalla moglie, la senatrice Lucia Topolansky e dal console dell’ROU Uruguay in Toscana Silvio Fancellu e signora Raffaela Fancellu. Dopo il lunghissimo applauso che ha accolto l’ex presidente uruguayano nella sala consiliare, ha preso la parola la presidente del Consiglio Giovanna Cepparello che gli ha dato il benvenuto.
Quindi il commosso intervento del sindaco: “Non penso di esagerare se definisco Mujica come uno dei più grandi rivoluzionari della storia contemporanea – ha dichiarato Nogarin – un uomo capace di usare con inaudita determinazione un’arma di distruzione di massa potentissima: la semplicità. Ha sempre vissuto da cittadino tra i cittadini, indicando al suo popolo, quali siano i significati della vita, e da politico è riuscito, dove in tanti hanno fallito, a mantenere le promesse e le premesse del suo mandato. Il rispetto della Costituzione, l’educazione, le infrastrutture, la politica energetica e la sicurezza dei cittadini”. “Questa – ha detto ancora il sindaco a chiusura del suo intervento – è una città che nasce offrendo a tutti, ai cosiddetti, apparentemente, più sfortunati, un’occasione per affermarsi e vivere normalmente la propria vita. Una città che nel suo DNA ha l’amore per la libertà e che tanto ha dato per riconquistarla dall’oppressione fascista. Questa è una città da sempre attenta ai deboli e agli emarginati. Tutto questo Presidente mi ha portato a sentirla un livornese come noi”.
Queste le motivazioni della proposta di conferimento della cittadinanza onoraria promossa dal Sindaco e dalla Giunta: “Poiché i principi di democrazia, di promozione e affermazione dello sviluppo economico per Josè Alberto Mujica Cordano non sono mai stati scissi dall’attenzione verso i più deboli, tenuto conto del suo stile di vita, estremamente umile, con il quale ha saputo rivestire la massima carica dello stato e della profonda umanità che ha sempre contraddistinto il suo operato da Presidente dell’Uruguay, contribuendo ad affermarne, a livello internazionale, la Sua personalità sarà un onore per la città di Livorno poterlo annoverare tra i suoi concittadini.”
Toccante il discorso del presidente Mujica che, dopo aver ricevuto la pergamena della cittadinanza onoraria e le chiavi della città, si è rivolto prima di tutti ai molti giovani presenti in sala “Mai come oggi – ha detto – avete tante opportunità e così tanto capitale a disposizione, eppure è in pericolo la vita stessa. Abbiamo costruito la civiltà ed essa ha generato al suo interno il proprio nemico. Dovremmo governare questa nostra civiltà, invece siamo governati dal mercato. Deve cambiare la cultura che anima le nostre vite. Pensiamo solo a comprare e lavorare, comprare e lavorare e intanto la vita, che è quanto di più prezioso abbiamo al mondo, se ne va”. Al termine della cerimonia è stato reso un breve omaggio musicale della cantante lirica e consigliera comunale Alessandra Rossi che ha intonato per Pepe Mujica alcune arie di Puccini e di Verdi. L’ex presidente è poi partito verso Roma, dove sarà ricevuto in l’udienza dal Papa e dove, successivamente presenterà il suo libro “La felicità al potere” (presentazione alla quale è invitato lo stesso sindaco di Livorno).
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