Femminicidio, scarpe rosse in piazza
Si avvicina l’8 marzo, giornata simbolo della violenza contro le donne da quando nel 1908 un gruppo di operaie dell’industria tessile Cotton di New York scioperarono per protestare contro le condizioni in cui lavoravano. Dopo alcuni giorni di conflitto con le maestranze, l’8 marzo, il proprietario per ritorsione bloccò tutte le porte di uscita dello stabilimento. Quello stesso giorno scoppiò un incendio che uccise 129 di loro. Successivamente, quella data, fu proposta da Rosa Luxemburg come giornata internazionale della donna. Quest’anno le donne dell’Auser vogliono ricordare questa ricorrenza intrecciando solidarietà e giustizia, aggiungendo all’oggetto simbolo della lotta alla violenza alle donne – le scarpette rosse – una treccia di vari colori, fatta a mano nelle giornate di incontro dei gruppi di donne che si ritrovano, per legare simbolicamente i paesi, le città in un abbraccio di solidarietà e impegno. Anche nel territorio di Livorno, già da tempo, le donne impegnate nel progetto “Tessere reti” “intrecciano” fili di tutti i tipi e colori: lana, cotone, nailon, ecc. e sono arrivate a kilometri di trecce. Ieri, giovedì 6 marzo, una stesa di trecce e scarpe rosse è appara in piazza Grande ricordando tutte le donne uccise nel 2013. La manifestazione è stata patrocinata dalla Provincia di Livorno, dal Comune, dall’ Asl 6 eha avuto luogo grazie al contributo di Spi/CGgil e del Comitato Se non ora quando di Livorno
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