Effetto Venezia. Notte di note con le più belle musiche di Rota e Morricone

di LUCREZIA DEL RE

PER UN PUGNO DI NOTE – IL VIDEO DELLO SPETTACOLO – CLICCA E GUARDA

LIVORNO – Note che cullano l’anima, sia per la dolcezza delle melodie oppure perché vanno a toccare ricordi, oppure perché riportano alla mente immagini – questo è stato il concerto dell’orchestra sinfonica di Asti in piazza del Logo Pio ieri sera. Il programma prevedeva colonne sonore di celebri film scritte da Ennio Morricone e Nino Rota e il pubblico che gremiva la piazza si è fatto coinvolgere, rientrando per un’ora e mezzo nel magico mondo del cinema. Sul palco, insieme all’orchestra sinfonica diretta dal direttore artistico della kermesse Mario Menicagli anche tre corali: la Mascagni, la Del Monte e la corale Pisana, che, insieme alla solista Silvia Dolfi, hanno sottolineato i passaggi di alcuni brani fra i più celebri dei due compositori.

Un percorso sensoriale perché davanti agli occhi di chi ascoltava sono passate le immagini di Tim Roth, ovvero T.D.Lemmons, detto Novecento che suona a bordo del transatlantico Virginian ne La Leggenda del Pianista sull’Oceano, o quelle di Robert De Niro in C’era una volta in America, per non parlare di Don Vito Corleone, alias Il Padrino Marlon Brando; ma anche musica che andava dritta all’anima per quello che evocava: la malinconia di Amarcord di Fellini, le imprese di Jeremy Irons e Robert De Niro in Mission, l’amarezza di Nuovo Cinema Paradiso. Per non parlare dell’omaggio a Sergio Leone e ai suoi film western all’italiana, come C’era una volta il West, Per qualche dollaro in più, Giù la testa, in cui le musiche di Morricone hanno sempre sottolineato l’azione della scena , dallo scalpiccio di cavalli, alle sparatorie, sia il soffermarsi della telecamera a riprendere le espressioni degli attori nei momenti di climax dei film.

Il pubblico ha gradito gli arrangiamenti, anche se talvolta con qualche piccola sbavatura, soprattutto ha apprezzato la voce di Silvia Dolfi ed ha tributato costanti applausi anche a scena aperta a tutta l’orchestra, costretta, come ha sottolineato il direttore, a prove ridotte nel tempo sotto il sole fino a tarda sera.

 

Riproduzione riservata ©