Anniversario di Don Bosco. Duomo e PalaModì pieni
di Roberto Olivato
Erano finiti da pochi giorni i festeggiamenti per il centenario della presenza dei Salesiani a Livorno, nella chiesa del Sacro Cuore, che sabato 31 nella cattedrale (foto di Alessandro Maggini), come in tutte le chiese salesiane del mondo, è stato festeggiato il 200esimo anniversario della nascita di San Giovanni Bosco, “il Santo dei ragazzi”, come viene chiamato e per la verità i ragazzi erano veramente molti, tanto da far pensare che tutti i bimbi livornesi fossero all’interno della navata del duomo partecipando al compleanno della loro guida spirituale. A rallegrare la festa, i canti del coro “delle 10,30 ” della chiesa del Sacro Cuore (clicca sul link in fondo all’articolo per vedere le foto, a cura della redazione, all’interno del PalaModì).
A concelebrare la S.Messa il vescovo Simone Giusti con i sacerdoti salesiani: don Gino parroco del Sacro Cuore, don Santino, don Gigi, don Gianni e don Francesco responsabile dell’oratorio. Presenti alla celebrazione eucaristica anche le Suore di Maria Ausiliatrice, fondate dal Santo torinese nel 1876 ed il gruppo Scout dell’Agesci. L’atmosfera di allegria che si respirava e che traspariva dai sorrisi dei ragazzi veniva sottolineata dal vescovo che nell’omelia ha ricordato come don Bosco dedicò tutta la sua vita nel recupero dei giovani e nel creare per loro momenti di divertimento e di gioia, perché “solo nei cuori felici è presente Dio e la felicità di don Bosco sprizzava da tutti i suoi pori. Divenne Santo per il suo profondo amore verso il prossimo, specialmente verso i ragazzi che portava a se togliendoli dalla strada e coi quali divideva momenti di studio a momenti di gioco e divertimento. Che bello se tutti quelli che ci stanno vicino, fossero sempre sorridenti, il mondo sarebbe molto più bello vero?” La scontata risposta affermativa di tutti i ragazzi ha confermato a distanza di duecento anni, quanto la presenza di San Giovanni Bosco, la sua pedagogia, sia ancora attuale e presente fra tutti i Salesiani ed all’interno di tutti gli oratori nei quali migliaia di bambini crescono all’insegna della fratellanza e dell’altruismo. Valori in pieno contrasto con la società del qualunquismo, del protagonismo e dell’egoismo in una parola, la società del relativismo a cui il vescovo Simone Giusti fa sempre riferimento nei suoi interventi.
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