Tre dipinti di Corcos a Padova

Il Museo “G. Fattori” di Livorno partecipa alla grande mostra dedicata a Vittorio Corcos, “Corcos. I sogni della Bella Epoque” che si aprirà il 6 settembre, a Padova, presso la prestigiosa Fondazione Bano, Palazzo Zabarella, con il prestito di tre significativi dipinti dell’artista livornese. Si tratta di tre ritratti, di proprietà della collezione civica di Livorno, che contribuiranno ad arricchire l’antologica dedicata a questo grande artista (1859-1933) così rappresentativo della Belle Epoque italiana.
Le opere prestate a Padova (fino al 14 dicembre quando chiuderà la mostra) sono il bel ritratto di Giuseppe Garibaldi, eseguito da Corcos nel 1882 probabilmente tratto da un’immagine fotografica, stante la nota insofferenza del generale a posare per gli artisti. Il dipinto era stato ordinato all’artista proprio dal Comune di Livorno in occasione della morte dell’eroe avvenuta proprio in quell’anno. Il ritratto ha il tono austero e solenne che si addice alla rappresentazione del nostro eroe nazionale, indagato in una espressività profonda che ritroviamo in tutta la ritrattistica di Corcos. Il bellissimo ritratto della moglie Emma, del 1889, è un altro capolavoro che ci mostra un’immagine femminile di grande eleganza e ci fa venire in mente la definizione di Giovanni Pascoli “una signora di tanto spirito, di tanta finezza, di tanta profondità, di tanta cultura”.
Infine, il famoso ritratto di Yorick, già prestato numerose volte per altre esposizioni in Italia e all’estero, dedicato all’amico giornalista e scrittore Pietro Coccoluto Ferrigni che firmava i propri articoli con quello pseudonimo. Il ritratto riflette, senza cadere nella caricatura, l’aspetto esuberante ed ironico dell’amico, circondato da graffiti e dalla famosa frase: “se l’uomo qui dipinto al naturale, non è giovin, grazioso ed alto e snello, se ne accusi il pennello: non ci ha colpa, per Dio , l’originale “

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