“Da preda a predatore” al Museo del Mediterraneo

Nuova iniziativa del Gruppo Archeologico Paleontologico Livornese che si svolgerà domani alle 17, 30 nell’Auditorium del Museo di Storia Naturale del Mediterraneo.
Titolo della conferenza: Da preda a predatore: la comparsa del genere Homo nel continente africano.
Relatore: Emiliano Carnieri.

Con il secondo appuntamento, il paleoantropologo Emiliano Carnieri illustrerà le più recenti ipotesi sulla comparsa ed evoluzione del genere Homo.

I mutamenti climatici verificatisi circa 2.5 Ma fa determinarono la comparsa di un ambiente sempre più arido e povero di copertura boschiva. Questi cambiamenti causarono l’estinzione di alcune specie di Australopitecine e l’evoluzione dei Parantropi e del genere Homo, che hanno condiviso le stesse regioni per oltre 1 Ma. La comparsa di questi due taxa ha significato anche l’evoluzione di strategie alimentari e comportamentali in genere diverse da quelle adottate dalle forme Australopitecine precedenti. In particolare, nel genere Homo si verificò un passaggio da una dieta prevalentemente vegetariana, tipica delle Australopitecine, ad una onnivora con un aumento di proteine animali (ricavate inizialemnte dalle carcasse rinvenute nella savana). In questo periodo cruciale per l’evoluzione umana inizia la fabbricazione di utensili in pietra. Si tratta di un’industria semplice caratterizzata da schegge (industria Olduvaiana). I reperti più antichi attribuibili al genere Homo sono stati trovati ad Hadar (Etiopia) e datati a 2.3 Ma.

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