Conservatori, Ricci (Mascagni) nel pool nazionale

Con una deliberazione della scorsa estate, la Conferenza nazionale dei Presidenti dei Conservatori Italiani si apriva alla presenza dei Presidenti dei 20 Istituti Superiori di Studi Musicali, testimoniando così quanto l’intenso lavoro per la statizzazione di questi Istituti,  svolto dal Mascagni e dal suo Presidente Giulio Cesare Ricci, avesse raccolto l’apprezzamento e l’interesse della Conferenza dei Presidenti, al pari di quello della Conferenza dei Direttori di Conservatorio anch’essa già aperta ai direttori degli ISSM. Lo stesso Ricci si era adoperato per quest’apertura affinché anche gli ISSM potessero avere una visibilità di profilo istituzionale nel panorama nazionale.
Un passo, questo della Conferenza dei Presidenti, che supera lo iato tra Conservatori ed ex Istituti Pareggiati, dando spessore al riconoscimento dell’unicità del profilo istituzionale delle due realtà che, pur identiche nel ruolo loro assegnato per l’alta Formazione Artistica Musicale, aspettano ancora il definitivo compimento della piena statizzazione degli Istituti. Lo scorso 13 gennaio si è tenuta l’elezione dei due rappresentanti degli Istituti Superiori di Studi Musicali in seno al direttivo della Conferenza Nazionale dei Presidenti dei Conservatori ed è singolare che Giulio Cesare Ricci, il cui mandato si chiude definitivamente fra poche settimane, abbia raccolto il consenso unanime e sia così il primo eletto a far parte dell’organismo.

Proprio per via di questa scadenza, tanto prossima, Ricci aveva tentato di declinare l’invito a candidarsi. Ma i presidenti degli Istituti, unanimi, ne sollecitavano la disponibilità affinché garantisse con la sua presenza nel Direttivo della Conferenza Nazionale, sia pure per breve periodo, il cemento unitario tra i diversi Istituti del Paese che aveva saputo costruire negli anni del suo secondo incarico nell’Istituto livornese. L’elezione di Ricci a dispetto della fine prossima del suo incarico presidenziale, è perciò una scelta che indica quanto il cammino per l’obiettivo della definitiva statizzazione, intrapreso con impegno costante dal Presidente uscente del Mascagni, abbia segnato una direzione largamente condivisa dagli Istituti italiani, che consegnano a Ricci anche questo compito estremo di rappresentarli in seno al direttivo della Conferenza nazionale. Insieme con Ricci nel direttivo della Conferenza dei Presidenti ci sarà Andrea Falzone, presidente dell’ISSM Bellini di Caltanissetta, mentre Claudio Pelis, presidente dell’Istituto Donizetti di Bergamo, rappresenta i presidenti ISSM nel Coordinamento Nazionale della Conferenze AFAM (Alta Formazione Artistico Musicale). Tre anni fa, Ricci esordì nel suo secondo mandato con un convegno nazionale allo scopo di disegnare – dati e numeri alla mano – la complessa realtà degli Istituti superiori Musicali italiani e dare così gambe al progetto ambizioso di recuperare agli ISSM la pienezza del ruolo formativo e didattico con il riconoscimento definitivo di quello istituzionale.
Anche il suo commiato sarà segnato da un convegno nazionale, un nuovo appuntamento dei soggetti coinvolti, per fare il punto sul percorso sin qui fatto e sugli obiettivi raggiunti: l’aver ottenuto il ripristino del contributo ministeriale ai bilanci degli ISSM, aver imposto all’attenzione nazionale il problema e evidenziata l’opportunità del consolidamento del ruolo di questi Istituti e, infine, l’intenso percorso del disegno di legge, oggi all’esame della 7^ Commissione permanente del Senato, per la definitiva statizzazione degli ISSM.
L’appuntamento vedrà a Livorno il presidente della 7^ Commissione del Senato, senatore Andrea Marcucci, il senatore Claudio Martini, relatore del disegno di legge sulla statizzazione degli Istituti Superiori di Studi Musicali, oggi allo studio del Senato, e tutti i presidenti dei 20 ISSM italiani per una riflessione comune sugli obiettivi consolidati e sulle prospettive future degli ISSM nel quadro del sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale in Italia.

 

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