Cima Coppi, un altro successo della Compagnia Mayor Von Frinzius

4 agosto, domenica sera, ore 21:45, serata finale di Effetto Venezia. Piazza del Luogo Pio è gremita, molte persone, rimaste senza posto a sedere, stoicamente assistono fino alla fine di “Cima Coppi – quando non rimane più niente”. Il nuovo spettacolo della Compagnia Mayor Von Frinzius, coprodotto dalla Fondazione Goldoni, non lascia agli spettatori neanche un attimo per fiatare, incalza nella frenesia ed energia emanata dai 70 attori che ballano, saltano, urlano, parlano, ridono e piangono sul palco.
È palese la mole di lavoro che sta dietro alla progettazione e la cura di uno spettacolo del genere, uno spettacolo che dura due ore, durante le quali – eccezion fatta per qualche sporadica scena – tutti gli attori sono lì, con gli occhi puntati sulla folla, in una tensione vibrante e concentrata. La regia di Lamberto Giannini, Lucia Picchianti, Francesca Vivarelli, Claudia Mazzeranghi e Marianna Sgherri non dà spazio a pietismi. La disabilità di alcuni degli attori della compagnia viene raccontata senza alcun tipo di freno, nella sua realtà nuda e cruda.

Durante “Cima Coppi” i temi affrontati sono molti, si susseguono uno dietro l’altro tanto da risultare densi, senza però rinunciare alla scorrevolezza. Si parla di libertà, come meta a cui puntare assaporando il viaggio, si parla di omosessualità, di perdita di persone vicine, troviamo rimandi palesi alla modo di fare livornese. Sono due ore da passare in apnea, senza possibilità di riavvolgere nastri, far ripartire una traccia, sfogliare una pagina indietro.
Questo è stato un po’ il mood dell’intera estate della Compagnia MVF: dopo il debutto di “Cima Coppi” sul palco del Teatro Goldoni, i ragazzi si sono esibiti ben 8 volte in zona Livorno e non, con versioni integrali, parziali o rivisitate nel lavoro teatrale del 2013. Ogni volta sono state nuove emozioni, nuove facce, nuovi posti. La carica di questi ragazzi sembra non esaurirsi facilmente. Adesso, attori e registi della Compagnia si prenderanno un periodo di pausa, pronti per iniziare nuovamente in autunno.

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