Al Vertigo quattro appuntamenti con Pirandello

Ci sono tanti modi di rappresentare Pirandello, sicuramente questo della regista Francesca Malara è un Pirandello molto più “indagato” per usare un termine di moda, ma che rende l’idea. Francesca Malara, insegnante di teatro al DAMS di Torino ed assistente di Roberto Alonge, tra i massimi esperti europei del drammaturgo agrigentino, vuole con questi due atti unici, proseguire il lavoro che altri due illustri maestri del teatro italiano, Massimo Castri e Luca Ronconi hanno già fatto in passato e con i quali Francesca Malara ha collaborato: scavare nel profondo del testo pirandelliano e cercare quello che a volte non si trova. Come Alonge spiega, in ognuno di noi convive la parte positiva e negativa del nostro essere, in Pirandello la parte “nera” è sempre ben nascosta ma c’è, basta cercarla e la si trova. In questo lavoro che andrà in scena a Vertigo via del Pallone 2 il prossimo sabato alle 21,30 con repliche domenica alle 17,30 e venerdì 26 e sabato 27 alle 21,30 Francesca Malara con la consulenza artistica di Alonge stesso, prodotto dalla compagnia Vertigo ha cercato di mettere in evidenza aspetti del testo mai trovati o trovati in parte e sottolineati anche da una scenografia, specie ne “l’uomo dal fiore in bocca” che ne accrescono l’aspetto metafisico e più recondito. Ci dobbiamo aspettare quindi una realizzazione innovativa e particolare, grazie anche alla esperienza di attori del calibro di Marco Conte (l’uomo dal fiore) Fulvio Puccinelli (avventore) Luca Carrieri (Mucuccio di Lumìe) Mariana Kellond (Zia Marta) e di giovani più che promettenti come Tommaso Piroli, Elisabetta Papallo e Benedetta Vangi.
L’uomo dal fiore in bocca è il dramma di un uomo che sapendo di essere malato terminale, cerca disperatamente di attaccarsi alla vita degli altri dimenticando la propria, andando a cercarne gli aspetti più inutili a vani, per staccarsi pian piano dall’amore per la vita. Ci riuscirà?. Per prenotazioni 0586.21.01.20

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