Al Goldoni la danza del mito Virgilio Sieni
E’ una vera full immersion quella di Virgilio Sieni, uno dei protagonisti assoluti della danza contemporanea europea, con la città di Livorno: l’affermato coreografo e danzatore nonché direttore della Biennale di Venezia Settore Danza sarà infatti al Teatro Goldoni sabato 30 gennaio proponendo alle ore 21 il suo nuovo spettacolo “Le Sacre – Preludio e La sagra della primavera”, dopo che avrà presentato alle ore 18 la nuova fase del suo originale progetto dedicato alla città “Cantieri del gesto 2015-17” rivolto a donne ed uomini di tutte le età anche senza una specifica preparazione in tema di danza. Avviato lo scorso mese di settembre, il percorso avrà il momento di chiusura del primo ciclo mercoledì 3 febbraio con la messa in scena direttamente sul palcoscenico del Goldoni di “Quadri dalla passione” (tre rappresentazioni: ore 20 – 20.45 e 21.30); le performance saranno precedute lunedì 1 e martedì 2 febbraio, alle ore 20 e 21 al Nuovo Teatro delle Commedie – Sala degli Asili Notturni, da “Brevi danze giovanili” con coreografie di Sieni interpretate da giovani danzatori e cittadini di diversa età.
“Le Sacre”, una produzione della Compagnia Virgilio Sieni realizzata insieme al Teatro Comunale di Bologna ed in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, è il secondo titolo in cartellone della Stagione di Danza del Goldoni realizzato con la Fondazione Toscana Spettacolo. La serata si articolerà in due momenti distinti sempre con l’ideazione, coreografia, scena e luci di Virgilio Sieni che firma anche i costumi con Giulia Bonaldi: nella prima parte andrà in scena “Preludio” un’indagine sul mito, una partitura del contrabbassista Daniele Roccato con un sestetto femminile che tratteggerà un dizionario di movimenti primi, a cui seguirà la celebre Sagra della primavera di Stravinskij, con undici bravissimi interpreti che daranno vita su un tappeto rosso sangue ad una foresta di gesti generati dalle risonanze dei ritmi che scandiscono la scrittura musicale di questo balletto, con il quale si sono confrontati negli ultimi cento anni tutti i più grandi coreografi.
“Preludio” si apre con sei danzatrici in fila perpendicolare rispetto al proscenio: quasi un corpo unico iniziale, immobile, estremamente pudico pur nella sua nudità integrale, che poco per volta in penombra si anima in gesti, ora nervosi, brevi, poi acquistando spazio con eleganti forme e movenze, dando vita lentamente ad una partitura visiva di grande fascino e potenza. I corpi appaiono nella costruzione di Sieni allo stesso tempo come maceria e origine, ricercando i prolegomeni del rito: tutti tentativi, verifiche, dettagli e accenni, pieghe del corpo sulla soglia dell’umanità; “sestetto di donne, in esodo – dice il coreografo – naufraghe, che cade innocente nella mitologia quale fonte gioiosa del “noi” nel gesto”.
Perfettamente in linea con questa ricerca “archeologica” del rito e del gesto, eppure diverso, il flusso di energia che promana sulle note della bellissima musica del balletto “La sagra della primavera” di Stravinskij, definita al suo apparire nel tormentato 1913 a Parigi “un crimine contro la grazia”. Oggi non solo non sconvolge più il pubblico, anzi lo conquista in tutto il mondo e Virgilio Sieni fornisce con questo nuovo lavoro una versione coreutica molto intensa della partitura, dove il corpo viene esposto in un’affascinante ed intrigante lettura: “Ho scelto di frequentare la musica di Igor Stravinskij e l’universo del rito con l’intento di iniziare un cammino nella frammentazione e nella composizione del corpo coreografico – ha affermato l’artista – per intravedere il luogo che si presenta al rito nell’oggi del corpo. Viene chiesto agli interpreti di originare i movimenti da un continuum di risonanze e di stratificazioni ritmiche. In questo luogo costruito da centinaia di traiettorie, il sacrificio riunisce intorno a se una comunità di danzatori che cerca di superarsi nel cogliere, tra intuito e struttura, rito e gioco, l’elemento della durata. La proposta di una danza che ricerca le risonanze ritmiche dislocandole in infiniti punti del corpo e dello spazio sarà il vero luogo che ogni danzatore si troverà a frequentare, reinterpretando il sacrificio come forma epifanica e morale del bene comune”.
Interpreti e collaboratori delle due performance i danzatori Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Vittoria De Ferrari Sapetto, Patscharaporn Distakul, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Giulio Petrucci, Rafal Pierzynski, Sara Sguotti, Davide Valrosso.
Al termine dello spettacolo, il M° Sieni si intratterrà con il pubblico per approfondire temi ed elementi emersi nel corso delle due rappresentazioni.
Biglietti ancora disponibili presso il botteghino del Goldoni (tel. 0586-20.42.90) il martedì e giovedì ore 10-13 ed il mercoledì, venerdì e sabato ore 17-20, oltre che nel circuito regionale Box Office e sul sito www.goldoniteatro.it.
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