Al Basaglia tornano le “Serate Illuminate”
Al PAC 180 Centro Residenziale Franco Basaglia tornano le “Serate Illuminate”, iniziativa di spettacolo e cultura organizzata da UFSMA di Livorno in collaborazione con il Premio Ciampi, Valigie Rosse, l’associazione Il Cane di Zorro e la cooperativa sociale Brikke Brakke. La manifestazione arriva alla sua ventesima edizione e come di consueto si svolgerà nel primo weekend di luglio, venerdì 1° e sabato 2, a partire dalle ore 21 (ingresso libero).
Al centro dell’edizione di quest’anno un omaggio a Piero Ciampi, che aprirà la manifestazione (venerdì 1 luglio) realizzato dal Quartetto di Livorno che, proporrà in anteprima nazionale, il proprio nuovo lavoro discografico “Fino all’ultimo minuto. Le musiche di Piero Ciampi in jazz”, realizzato grazie al contributo del Premio Ciampi, con una originalissima lettura in chiave jazz del repertorio del grande artista livornese.
D’altro canto la Livorno dei primi anni Cinquanta, quella in cui Piero Ciampi ha iniziato la sua attività di musicista, era una città in cui il jazz era di casa tra i tanti club frequentati dagli appassionati e i tanti dischi messi in circolazione dai militari americani di passaggio. Non a caso nei primi gruppi formati dai fratelli Ciampi l’afroamericana costituiva il nucleo centrale del repertorio e non a caso nell’ultimo brano dell’ultimo album ufficiale della discografia ciampiana “Momento Poetico” (“Piero Ciampi Dentro e Fuori”, Rca, 1976) è proprio il jazz il grande protagonista grazie al tessuto sonoro elaborato da Gianni Marchetti che fa da cornice ad alcune poesie di Ciampi. Con questo lavoro il Quartetto di Livorno, composto da Andrea (pianoforte) e Nino (contrabbasso) Pellegrini, da Tony Cattano (trombone), Michele Vannucci (batteria) e dalla special guest Francesco Pellegrini (fagotto), riesce, con inconfondibile talento, ad offrire una lettura del repertorio di Piero Ciampi, mantenendone inalterata l’identità e valorizzandone lo spessore.
Ad aprire la serata sarà il gruppo argentino dei SuRealistas che proporranno il meglio del loro repertorio, passando dai classici agli inediti, dalla cumbia al rock, dalle sonorità andine ai ritmi caraibici senza mai allontanarsi dalla loro idea di musica, fatta d’ironia e improvvisazione, esuberanza ed interazione con il pubblico.
Ancora Piero Ciampi ed il Premio a lui dedicato al centro della seconda serata, in programma sabato 2 luglio 2016 (dalle ore 21.00 alle 24.00) che vedrà come protagonisti due dei più interessanti vincitori delle ultime edizioni della manifestazione. Torna a Livorno, dopo aver infiammato Piazza San Giovanni a Roma al Concerto del Primo Maggio, Antonio Maldestro vincitore dell’edizione 2013 con il brano “Sul tetto del comune”. L’artista napoletano, considerato da molti come l’artista rivelazione della canzone d’autore italiana, presenterà il suo primo album “Non trovo le parole” all’interno di un tour che lo sta vedendo protagonista dei principali festival italiani, da solo o con altri artisti del calibro di Vecchioni, Mannarino, James Senese, Almamegretta, Peppe Barra.
Torneranno a Livorno dopo la vittoria al Premio Ciampi dello scorso anno per la migliore cover di di Piero Ciampi con il brano “Hai lasciato a casa il tuo sorriso” i Roots United. Le voci inconfondibili di Francesca dell’Omodarme e di Chisco si mescoleranno con le atmosfere infuocate del reggae dando vita ad uno spettacolo sicuramente imperdibile.
La serata sarà aperta dal concerto itinerante della Banda Libera dell’SVS e dalla presentazione, a cura di Valigie Rosse, la sezione del Premio Ciampi dedicata alla poesia, de “I Giorni del vino e delle rose”, graphic novel di Diego Bertelli e Silvia Rocchi. Il casuale ritrovamento di una fotografia offre lo spunto per tornare indietro nel tempo, al titolo di un celebre album dei Dream Syndicate, ripreso da quello di un film di Blake Edwards che, a sua volta, citava il verso di un poeta inglese, Ernest Dowson (“They are not long, the days of wine and roses”, “Non durano a lungo i giorni del vino e delle rose”). Diego Bertelli e Silvia Rocchi hanno raccontato questa storia, dando vita a un libro di parole e immagini sul ricordo e il dialogo con se stessi nel tempo.
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