Michele, star al piano del Ca’ Moro
Inaugurato il Ca' Moro, davanti ai Quattro Mori, il primo peschereccio-ristorante che vedrà 8 ragazzi down lavorare a bordo
C’è chi brinda, chi dà la mano per salutarsi, chi scambia baci e sorrisi affettuosi. E c’è chi con sguardo concentrato e mani disinvolte suona (come di consueto trovate il link al video e alle foto in fondo all’articolo). Il suo ruolo è quello di intrattenere il pubblico come pianista.
Vestito di tutto punto per l’occasione, in camicia e pantalone lungo, Michele Viva, livornese, anni 35, è uno dei 4 ragazzi down (presto saranno 8) assunti a bordo del Ca’ Moro, ormeggiato davanti ai Quattro Mori, il primo peschereccio-ristorante-progetto sociale (e social, verrebbe da dire, visto che ha attivo un account twitter e fb che potete trovare in fondo all’articolo) a Livorno – gestito dalla cooperativa di tipo B Parco del Mulino e dall’Associazione Italiana Persone Down, sezione Livorno, in collaborazione con la cooperativa Itinera – che vedrà questi ragazzi lavorare come camerieri e barman a bordo dell’imbarcazione aperta a tutti coloro che vorranno pranzare e cenare al Porto Mediceo in una cornice davvero suggestiva.
Michele la star – Il 23 luglio, alle 18, alla presenza di tanti genitori, curiosi, del vice sindaco Stella Sorgente e dell’assessore al sociale, si è svolta l’inaugurazione con il taglio del nastro sul ponte del peschereccio. E Michele ben presto si è ritagliato il ruolo di star della giornata, simbolo di un progetto andato in porto. Applaudito e acclamato dal numeroso pubblico presente, Michele ha mostrato a tutti le sue doti scoperte dalla famiglia quando ancora non aveva compiuto 10 anni. “Aveva un orecchio formidabile sin da bambino – spiega il padre mentre il figlio è intento a suonare la musica de Il Gatto e la Volpe – e nel corso degli anni lo abbiamo aiutato a coltivare questa sua passione. Tuttora, grazie alla scuola Amadeus, prende lezioni di musica classica”.
Un sogno che si realizza – Nella foto di gruppo Valentina è l’unica presenza femminile della squadra, ma è bastato star lì con loro un’oretta per farsi coinvolgere dal loro entusiasmo e capire che “Vale” non si troverà di certo male. Anzi il gruppo è affiatato più che mai. Per Michele (che ha all’attivo delle uscite al teatro olimpico di Roma e sul palco del Goldoni) e gli altri ragazzi questa attività è un sogno che si realizza. Daniele Tornar e Gianluca Neri, rispettivamente ex e attuale presidente del Parco del Mulino, non nascondono la gioia. “Tutto è nato un anno e mezzo fa. Volevamo dare una opportunità lavorativa a questi ragazzi, con esperienza di catering acquisita in seno alla cooperativa, e oggi possiamo dire che ci siamo riusciti. Voglio ringraziare pubblicamente Asa, Enel e l’Autorità portuale per il loro contributo”.
Peschereccio donato – Se questo progetto ha potuto vedere la luce è anche grazie al gesto dell’architetto e sua collaboratrice Giorgio Stacchi e Laila Cervi, di Parma, che dopo la chiusura della loro associazione “Crescere con noi” si sono ritrovati con un peschereccio inutilizzabile. “Avremmo dovuto demolirlo. Ma il dispiacere sarebbe stato troppo grande e guardandoci intorno abbiamo contattato l’associazione livornese Parco del Mulino proponendo loro la donazione dell’imbarcazione. Così, dopo averla ristrutturata a Genova ed essere rimasta ormeggiata per diverso tempo a Viareggio, con il nome di “Speranza” – utilizzandola come luogo in cui insegnare educazione alimentare ai bambini in modo divertente – è stata portata a Livorno assegnandole il nome originario, Ca’ Moro, la Casa del Moro, vista la vicinanza con il monumento simbolo di Livorno.
Il Livorno dona maglia e pantaloncini – Al taglio del nastro non è potuto essere presente il Livorno. La giornalista Sonia Casini ha però spiegato che la squadra, in ritiro in vista dell’inizio del campionato, verrà quanto prima a far visita a questi ragazzi che nel frattempo hanno ricevuto maglia e pantaloncini amaranto in regalo.
Il menù sarà rigorosamente livornese, e, data la location, orientato ai tradizionali piatti di pesce. A bordo sarà possibile pranzare e cenare, previa prenotazione, il mercoledì, il giovedì e il venerdì, mentre il sabato e la domenica sarà aperto soltanto per cena. Il “social bateau” sarà inoltre disponibile per cene a tema ed eventi particolari. Il peschereccio, dunque, oltre a rappresentare un importante progetto di inserimento lavorativo, vuole anche diventare un luogo aperto a cittadinanza e turisti.
Per maggiori informazioni.
Sito: www.camoro.it
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