Una messa per i combattenti

di Roberto Olivato

Assente il suo novantenne presidente Pietro Semeraro, l’Associazione Combattenti e Reduci non ha rinunciato alla tradizionale Messa prenatalizia che da circa un decennio viene celebrata alla chiesa di S. Ferdinando nel quartiere della Venezia. A concelebrare l’11 dicembre, l’Eucaristia il vescovo Simone Giusti col parroco Emilio Kolaczyk. Nell’omelia Giusti ricordando il sacrificio di tutti coloro che persero la vita in guerra, ha auspicato un ravvedimento di tutti gli Stati circa il desiderio dell’uso della forza, a vantaggio dell’apertura al dialogo con tutti coloro che prepotentemente cercano d’imporsi nel mondo. Il richiamo ad un ritorno all’arte del compromesso politico, quale unico mezzo per poter tessere una rete di pacificazione, che porti ogni contendente a rinunciare a qualcosa per il bene comune. “La pace è il bene dei beni- ha proseguito il vescovo- la Stella di Davide, la Mezzaluna, il Crocifisso non devono essere simboli di divisione ma di fratellanza, anche perché la violenza non risolve i problemi, senza misericordia si uccide.” Presenti con i loro labari le associazione paracadutisti, artiglieri, marinai ed ufficiali in congedo affiancati dal gonfalone del comune di Livorno decorato di medaglia d’oro risorgimentale.

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