Successo per il presepe vivente a S.Ferdinando

di Roberto Olivato

Quella andata in scena domenica pomeriggio, 3 gennaio, all’interno della chiesa di San Ferdinando è stata la diciannovesima edizione del presepe vivente. Uno spettacolo ormai collaudato che farebbe pensare ad un automatismo di movimenti e scene a cui partecipano decine di comparse, ma che invece annualmente necessita di ritocchi e di nuovi accorgimenti che grazie alla regia di Gabriella Lunardi che ormai da dodici anni prepara l’evento, vengono inseriti senza sconvolgere il copione di base che ai pastori, re Magi, Erode, angeli ed arcangeli aggiunge annualmente una novità. Mentre lo scorso anno la partecipazione di tre profughi africani fu un chiaro segnale d’integrazione nello spirito dell’accoglienza, quest’anno è stato Gabriele un bimbo di cinque anni a lanciare un messaggio di pace in una letterina indirizzata al Bambinello di fronte alla capanna dei tre protagonisti principali Barbara, Franco e la piccola (quattro mesi) Anna,  nelle vesti di Maria, Giuseppe e Gesù.
A far volare le note del pentagramma natalizio che hanno avvolto la ristrutturata navata di San Ferdinando, fungendo da ponte verso l’Epifania, ci hanno pensato la Corale polifonica Giovanni Sedda dell’Associazione Culturale Sarda diretta dal maestro Mauro Ermito e la soprano Iolana accompagnata all’organo dal maestro Enrico Senesi. Dopo i saluti ed i complimenti il parroco padre Emilio Kolaczyk, ha ricordato ai numerosi presenti l’appuntamento del prossimo anno, in occasione della ventesima edizione.

 

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