Sfratti e lavoro, la protesta degli stranieri

Venerdì 13 maggio, una parte delle comunità straniere presenti sul territorio Livornese sono scese in piazza davanti alla Prefettura. Molti dei lavoratori e delle lavoratrici migranti che hanno manifestato sono impegnati da anni in battaglie per i diritti di tutti (livornesi e stranieri). Picchetti anti-sfratto, vertenze sui posti di lavoro e per il lavoro.
“In molti parlano di invasione, di privilegi solo per gli stranieri, chi lavora tutti i giorni nel sociale sa benissimo – scrive il sindacato Asia-Usb che è sceso in piazza insieme agli stranieri – che la crisi economica ha colpito tutti indistintamente. Se da domani la totalità degli stranieri, che vivono sul
nostro territorio, sparissero avremmo forse un reddito o una casa pubblica per tutti? Chi specula sulla miseria e sui bisogni smetterebbe di farlo? Ovviamente no. Basta rispondere a queste semplici domande  – continua Asia-Usb- per capire che dalla crisi possiamo uscirne solo tutti insieme, uniti e determinati. Se oggi viviamo in un epoca di arretramento dei diritti non è certo colpa degli stranieri (che anzi spesso vengono ricattati ancora di più degli Italiani) ma è colpa dei ripetuti attacchi della classe imprenditoriale nazionale e internazionale, degli speculatori e della politica asservita agli interessi dei poteri forti.
Infine il sindacato lancia il tema della protesta: “Basta con il ricatto del permesso di soggiorno. Basta con lo sfruttamento del lavoro migrante. Basta con le speculazioni immobiliari sulla pelle dei cittadini stranieri. Basta con le minacce e le intimidazioni ai danni dei cittadini stranieri aderenti ai comitati cittadini , da parte delle forze dell’ordine”.

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