Nuovo parroco alla chiesa di San Jacopo
di Roberto Olivato
“Vuoi assolvere il tuo compito di pastore di S.Jacopo, lasciandoti guidare dallo Spirito Santo?”. Questa domanda è stata rivolta dal vescovo Simone Giusti al suo vicario generale il canonico don Ivano Costa, neo parroco della chiesa di S. Jacopo, che è subentrato, la sera di sabato 27, a don Alberto Vanzi destinato alla parrocchia di S.Anna a Quercianella. La cerimonia di passaggio di consegne, in una navata gremita sin dalle prime ore del pomeriggio, si è svolta in un clima di profonda commozione da parte di tutti i partecipanti, sia fedeli che religiosi. Nell’omelia il vescovo ha ricordato l’importanza dell’essere e non dell’apparire ‘’ in questa nostra società dell’apparenza, dove molti di noi preferiscono piacere agli altri e non a Dio, non ci sarà futuro. Anche nelle nostre chiese molte persone pensano di essere a posto con Dio, solo perché fanno parte di qualche comitato parrocchiale, oppure perché vanno a Messa la domenica, ostentando supponenza verso il loro prossimo, per imporsi al di sopra degli altri. Quello che ci manca è l’umiltà!” – ha proseguito Giusti ricordando come sia l’umiltà a fare grandi le persone – “ dall’umiltà nascono i Santi e non certo dall’arroganza. Solo l’umiltà e l’amore verso il nostro prossimo ci fanno crescere cristianamente, perché il nostro fine deve essere l’arrivo a Dio che ci ha creati a sua immagine e somiglianza, pertanto la nostra vita deve essere improntata alla ricerca di quella somiglianza. Non possiamo credere di essere a posto con la nostra coscienza, solo perché ci facciamo vedere in parrocchia, anzi dovremmo vivere in apprensione se una volta fuori non ci facciamo prossimi, accogliendo l’altro senza riserve.” Ricordando come sia fondamentale per un buon cristiano non limitarsi ad ascoltare la parola di Dio ma a metterla anche in pratica, monsignor Giusti ha concluso il suo intervento con una vibrante raccomandazione, quasi a voler scuotere gli animi di coloro che pensano di poter dormire sonni tranquilli, mettendo Dio in second’ordine : “ Inquietatevi di non essere inquieti ! ”. La cerimonia eucaristica si è conclusa con la consegna, della stola, dell’olio santo e delle chiavi del tabernacolo al commosso don Ivano Costa, avvolto da un caloroso applauso di tutti i presenti.
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