“Medi” via al convegno di Sant’Egidio in Goldonetta

di Roberto Olivato

Quella che si svolgerà nei giorni del 4 e 5 marzo con inizio alle 16,30 al teatro La Goldonetta, sarà la terza edizione di “Medì” , che la Comunità di Sant’Egidio organizza per promuovere lo sviluppo delle relazioni tra le città del Mediterraneo. Dopo “Le città vogliono vivere. Lotte e speranze nel Mediterraneo” e ” Le città hanno un’anima. Identità comuni a sfide future”, ecco “Medì, voci e prospettive del Mediterraneo a Livorno”  patrocinato dalla regione Toscana, in collaborazione col comune di Livorno, l’Autorità Portuale e la Fondazione Goldoni.
Il convegno vedrà la partecipazione di diversi esponenti  delle maggiori città affacciate sul Mediterraneo. A Sabatino Caso, uno degli organizzatori della due giorni abbiamo chiesto in che cosa si differenzia questo convegno da quelli che lo hanno preceduto.
“E’ il prosieguo di un cammino che tende a comprendere ed a far conoscere meglio le realtà portuali, che sono sinonimo di opportunità, di scambi e relazioni fra nazioni, anche se alcune città sono sospese fra crisi socioeconomiche e lo sperato rilancio portuale per il quale anche Livorno è pronto a fare la sua parte con il progetto Piattaforma Europa”.
Oggi i porti più che per scambi commerciali sono alla ribalta per i flussi di profughi, sarà trattato questo aspetto?
“Assolutamente si. Saranno illustrate le situazioni vissute da ciascuna città, come il tema dell’accoglienza dei profughi nel Mediterraneo, il nuovo volto assunto dalle città con il progressivo cambiamento demografico, ma soprattutto la relazione città-porto nella programmazione istituzionale”.
Può anticiparci il programma?
“Dopo i saluti del vescovo Simone Giusti, dell’assessora regionale Cristina Grieco e del sindaco di Livorno, avremo una relazione introduttiva del professore Andrea Ricciardi,  fondatore della nostra Comunità a cui seguiranno interventi del direttore Porto 2000 di Barcellona, del sindaco di Civitavecchia, di Livorno, di Tangeri, di Durazzo, docenti di Marsiglia, Salonicco ed esponenti di Siria e Turchia”.
Un programma a cui contribuiranno anche le comunità di immigrati, portando le loro esperienze e testimonianze. Senz’altro un convegno dal piatto ricco di argomentazioni, che sarà integrato ed esaltato dai piatti delle diverse cucine mediterranee che si potranno degustare nel chiostro di San Giovanni in via Carraia, previa iscrizione.

 

 

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