Martina, livornese di 25 anni, e quella “chiamata”: ora è suor Lucia

di ROBERTO OLIVATO

Si è conclusa con la lettura della benedizione di Papa Francesco a Suor Maria Lucia la giornata di festa a lei dedicata dopo la Professione Perpetua avvenuta a Palermo a inizio agosto.
Suor Lucia, 25 anni, al secolo Martina Arrighini, è una giovane di Antignano che sei anni or sono intraprese il cammino della vita religiosa nella casa madre di Palermo ed oggi è una delle Sorelle Francescane del Vangelo.
Una diocesi in fiore quella di Livorno che, dopo i nuovi quattro sacerdoti consacrati lo scorso mese di luglio, vede oggi i festeggiamenti per una nuova vocazione ed il prossimo futuro spunteranno nuovi boccioli, visto l’arrivo di altri sei giovani seminaristi. Comprensibilmente felice il Vescovo Giusti, alla sua prima attività diocesana, dopo il rientro dal Brasile e che per suor Lucia ha officiato la Messa al Santuario di Montenero.
Nell’omelia, parlando della vocazione sacerdotale monsignor Giusti ha ricordato come ognuno di noi sia soggetto alla vocazione ‘’ il mistero della chiamata è insito in ognuno di noi ed in entrambi i casi ci porta o al matrimonio col Signore, quello sacerdotale o a quello fra un uomo ed una donna. Ambedue le vocazioni hanno come base comune l’amore, perché senza di esso non può esserci unione.’’ Ma è sulle convivenze che il vescovo Simone ha puntato il dito ‘’ la moda della convivenza, che servirebbe a far conoscere meglio una coppia, in realtà non serve a nulla se alla sua radice c’è solamente il rapporto fisico ed una vita finalizzata al godimento di beni materiali. I fatti dimostrano che anche dopo nove anni di convivenza, i matrimoni non funzionano. Al matrimonio non si và alla garibaldina!’’ Anche la festeggiata Suor Lucia ha voluto far sentire la sua voce con un commovente ringraziamento ai suoi genitori ‘’ il mio si alla vocazione è stato anche il si dei miei genitori. Babbo e mamma mi hanno concessa al Signore ed io mi sono concessa a lui ’’. Un finale ricco di canti e di emozioni che ha fatto da cornice ad occhi pieni di lacrime gioiose di parenti ed amici di Suor Maria Lucia, una giovane livornese di Antignano.

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