Ecco il libro “La forza degli anni”
di Roberto Olivato
Il prolungamento delle aspettative di vita hanno posto l’anziano a divenire protagonista della nostra società dove, a fronte di una diminuzione delle nascite, si ha avuto un costante incremento di ultrasettantenni lanciati a superare l’ottantina, come le statistiche stanno a dimostrare. La massiccia presenza di anziani, che fino a qualche decennio era considerata quasi un’ inutilità, ha posto invece prepotentemente alla ribalta l’importanza di queste persone depositarie del passato e quindi della storia del nostro Paese, come ricorda Andrea Riccardi nella prefazione del libro “La forza degli anni” patrocinato dalla provincia di Livorno e con la collaborazione della Circoscrizione 2, nato dall’esperienza della Comunità di Sant’Egidio. Dice infatti Riccardi : “l’idea dell’anziano sapiente, saggio, depositario di conoscenze preziose, è stata l’ultima possibilità di dare un senso alla vecchiaia” . Un senso alla vecchiaia che è emerso con forza giovedì pomeriggio, presso i locali della chiesa di S.Giovanni Battista, nel corso della presentazione del libro dove oltre a Silvia Pellino e Luca Gentini impegnati da anni nella Comunità di Livorno, ha parlato la novantenne Piera Lini la cui carica spirituale oltre che fisica, è stata la dimostrazione di quanto possano ancora donare queste persone, come la stessa Pina ha ricordato nel parlare dell’assistenza ad anziani e poveri a cui lei si dedica, traendone una forza interiore e tanta serenità rigeneratrice. Ma l’anziano, oltre che ad essere diventato una sorta di ammortizzatore sociale per tante famiglie, è anche uno scrigno che racchiude tesori inestimabili quali la storia del nostro passato, dolori per affetti perduti, ma anche tanta gioia, esperienze belle e brutte, acciacchi e tanta umanità.
Una fonte alla quale ognuno di noi dovrebbe abbeverarsi, specialmente i più giovani, perché la vicinanza ad un anziano arricchisce entrambi: lui nel donare e noi nel ricevere.
Riproduzione riservata ©