L’assessore al sociale in visita a Shangai

L’assessore Ina Dhimgijini ha accolto l’invito che le avevano rivolto alcune famiglie di Shangai, di andare a visitare le loro case nel blocco della Chiccaia. Le famiglie sono in attesa di un alloggio Erp di nuova costruzione in parte dell’Isolato giardino in Corea, in parte alla Padula e dovranno lasciare la Chiccaia (com’è noto lo sgombero e le nuove assegnazioni rientrano nel progetto dei piani di Recupero). Accompagnata dal presidente di Casalp Stefano Taddia, ieri, venerdì 1 agosto si è recata negli alloggi della Chiccaia. Le famiglie hanno ribadito la loro urgenza di arrivare alle nuove assegnazioni, dato che le case della Chiccaia non sono in buone condizioni, e l’assessore ha assicurato che su questo punto non si torna indietro e che il 5 agosto vi sarà una conferenza dei servizi in Comune per affrontare complessivamente la questione dei piani di recupero e il destino dell’edificio di Shangai.

“La realtà che vedo con i miei occhi è delicata e allarmante. Quella che viene definita l’altra Livorno è in realtà la Livorno di tutti”, dichiara l’assessore, aggiungendo, “come si fa a vivere in queste abitazioni? E, soprattutto, questa situazione può definirsi di dignità sociale?” L’assessore Dhimgijini ha sottolineato che nella la conferenza di servizi in Comune sarà sua premura portare le istanze di questi cittadini (in particolare l’aspetto delle pre-assegnazioni) ed accelerare il più possibile le dinamiche attuative.

L’assessore ringrazia altresì i cittadini che le hanno consentito di conoscere una giovane signora che, purtroppo, da molti anni, è praticamente reclusa nella sua abitazione a causa delle gravi condizioni di salute. Ringraziando tutti della loro presenza e della loro disponibilità l’assessore Dhimgijini si interroga: “E’ possibile essere reclusi in quella che dovrebbe essere una casa fonte di unione e gioia? È possibile, dopo aver visto tutto ciò, non aver potuto finora far niente? Ma, soprattutto, è possibile e giusto adesso attivarsi tutti insieme per fare qualcosa? Dobbiamo risolvere questa situazione perché ne è giunto il momento e perché queste persone hanno bisogno del loro riscatto sociale”.

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