La Messa del vescovo alle Sughere

di Roberto Olivato

Anche quest’anno come ormai avviene da diversi anni la prima Messa del giorno di Natale il vescovo Simone Giusti l’ha concelebrata nel carcere delle Sughere assieme al Cappellano Michele Siggilino padre Trinitario, che da diversi anni è la guida spirituale dei detenuti e dei loro familiari. Nel corso dell’omelia monsignor Giusti ha parlato della nascita di Gesù,  riportando una frase di  Sant’Atanasio di Alessandria: “Dio si è fatto uomo, perché l’uomo diventasse Dio” nella quale si coglie il significato della Natività che vuole la discesa di  Dio fra di noi per portarci tutti a Lui e questo lo ha fatto – ha proseguito Giusti – con la figura di un Bambino: “Quando una persona importante arriva, solitamente lo fa nell’aspetto più trionfale con tutto il seguito, Dio invece si manifesta e risplende nella gloria e nella luce di un Bambino del quale cogliamo tutta la sua fragilità, di fronte alla quale anche i più cattivi diventano inermi”.
Presenti all’Eucaristia oltre ai detenuti, la direttrice Santina Savoca assieme al personale del penitenziario. I canti dei componenti il Rinnovamento nello Spirito hanno accompagnato la liturgia, al termine della quale il movimento dei Cooperatori Paolini ha donato ai detenuti ed al personale carcerario i calendari Interreligiosi della S.Paolo, con le indicazioni delle principali festività cristiane ebraiche e musulmane, molto graditi dalla popolazione multietnica delle Sughere.

Riproduzione riservata ©