Auguri Sant’Egidio: spente 47 candeline

di Roberto Olivato

Con una S.Messa presieduta dal Cardinale Silvano Piovanelli e concelebrata con don Vittorio Ianari Rettore di S.Egidio e dal padre Trinitario Michele Sigillino, è stato ricordato sabato pomeriggio, il quarantasettesimo anniversario di fondazione della Comunità di Sant’Egidio. Festeggiato a Livorno con tre mesi di ritardo per motivi logistici, l’anniversario ha visto una grande partecipazione di fedeli di varie etnie, tutte riunite in nome di Sant’Egidio nel ringraziamento Eucaristico presso la chiesa di S. Giovanni Battista. La Comunità livornese, che si appresta ad organizzare la tradizionale “marcia della pace” del prossimo 28 maggio, in ricordo delle oltre milletrecento vittime fra civili e militari in conseguenza dei bombardamenti degli alleati nel 1943, si basa sulla collaborazione di una trentina di volontari che aiutano a gestire oltre un centinaio di persone incapienti come ci ricorda Sabatino Caso un dirigente della Sant’Egidio. Nell’omelia il Cardinale Piovanelli, già vice presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana) e della Cet ( Conferenza episcopale Toscana ) ha ricordato la forza dell’amore sulla quale si basa la vita di ogni cristiano, permettendogli di aprirsi al prossimo senza distinzione di razza, ma vedendo in ogni uomo il proprio fratello.
Monsignor Piovanelli la Comunità di Sant’Egidio è stata l’antesignana di quell’accoglienza che Papa Francesco chiede oggi a tutti noi.  E’ così?
“Esattamente, la Sant’Egidio si basa sull’amore senza se e senza ma, dove vede in ogni uomo o donna solo ed esclusivamente il proprio prossimo”.
Perché secondo lei si riscontra ancora tanta diffidenza nell’accoglienza dei migranti? “Questi atteggiamenti sono frutto dell’egoismo che pervade il cuore di molti, che pensano solamente ad appagare i propri desideri, ma questo non è quello che ci ha insegnato nostro Signore”.
Non  pensa che anche i cattolici presenti in politica dovrebbero dare l’esempio, assumendo atteggiamenti di una maggiore apertura verso i migranti?
“Assolutamente si, però a fronte dell’apertura di alcuni, ve ne sono altri che per puri interessi politici non ne vogliono sapere e questo non è il comportamento di un buon cristiano”.

 

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