Impiegati a “scuola” di rianimazione e defibrillatore

di Giulia Bellaveglia

Ogni anno in Italia circa sessantamila persone vanno incontro ad arresto cardiaco: poche sopravvivono. Ma se fossero prontamente disponibili persone in grado di effettuare una rianimazione cardiopolmonare e un defibrillatore potrebbero salvarsene almeno quindicimila.

Proprio per questo motivo alcuni dipendenti degli uffici comunali di Livorno si sono dedicati con grande impegno a seguire il corso di “Esecutore del supporto vitale di base e defibrillazione” (conosciuto anche come BLS-D).  La cerimonia di consegna degli attestati si è svolta nella mattina di giovedì 26 novembre in via Marradi 118 presso la sala riunioni degli uffici del Comune di Livorno e ha visto la partecipazione dell’assessora al sociale Ina Dhimgjini, del Lions Club Livorno Host e dell’associazione Amici del cuore.

L’idea della realizzazione di un corso che insegnasse agli impiegati come provare a salvare una vita in caso di arresto cardiaco è partita da uno spiacevole episodio che si è verificato proprio negli stessi uffici, quando un’impiegata ha accusato un malore ed è stata fortunatamente soccorsa in tempo utile da un medico lì presente.

“La sicurezza nei luoghi di lavoro ha un’importanza fondamentale. Da parte del Comune è infatti in opera un censimento per capire quante strutture ancora necessitino di un defibrillatore.” sono state le parole dell’assessora Dhimgjini estremamente entusiasta del progetto realizzato. Il dottor Magini per il Lions Club Livorno Host ha precisato “ogni anno facciamo campagne di sensibilizzazione e formiamo nuove persone affinché si possano salvare più vite possibile.”

Al termine della conferenza l’associazione Amici del cuore ha presentato il progetto “Le noci del cuore”, attraverso il quale, con l’acquisto di un pacco di noci (alimento importante per il corretto funzionamento dell’apparato cardiaco) a cinque euro, tutti potranno finanziare la ricerca sulle malattie cardiovascolari. Un piccolo gesto per un grande aiuto.

 

 

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