Il vescovo: “La nostra fede? Pappamolle!”

di Roberto Olivato

E’ un Ferragosto particolare quello che la Chiesa sta vivendo. Su iniziativa della Cei (Conferenza Episcopale Italiana ) in ogni diocesi sarà celebrata nella giornata del 15 agosto, festa dell’Assunzione della beata Vergine Maria, una speciale celebrazione eucaristica in ricordo ed a sostegno dei cristiani perseguitati in ogni parte del mondo e dove il massacro di questi giorni in Iraq, ha reso ancora più atroce la vita di migliaia di persone.
Il significato della giornata di preghiera per i cristiani perseguitati, è stato il vescovo Simone Giusti a spiegarlo, nel corso dell’omelia nella messa della scorsa domenica, festa di San Lorenzo (da La Settimana ): “La fede di noi cristiani in Occidente è diventata pappamolle! Non siamo abituati a lottare per essa, a difenderla, ad andarne fieri davanti agli altri, come ha fatto Meryam, la donna sudanese incarcerata incinta e con un figlio piccolo, accusata di apostasia e come fanno centinaia di cristiani in Iraq e Siria ogni giorno. Preghiamo per loro e sentiamoci vicini a chi ha la nostra stessa fede, ma non ha la libertà di professarla alla luce del sole”. Sicuramente l’aver scelto la festa dell’Assunzione per denunciare la persecuzione dei cristiani nel mondo, non è stata occasionale, perché chi meglio di Maria che ha vissuto l’intera sua vita in Cristo può rappresentare la profonda fede dei cristiani di questi giorni, perseguitati ed uccisi, costretti ad emigrare pur di non rinnegare il proprio Credo? Le omelie del vescovo Simone Giusti del 15 agosto, come già avvenuto domenica scorsa alla chiesa dell’ospedale, hanno parlato di  queste atrocità che, anche se molto distanti da noi fisicamente, spiritualmente e umanamente ci colpiscono tutti.

 

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