Il vescovo ai docenti: “Voi siete narratori di bellezze”
di Roberto Olivato
“Il vostro compito è quello di essere testimoni e narratori di bellezze”. Con questa frase il vescovo Simone Giusti ha concluso ieri sera, alla chiesa della Santissima Trinità in borgo Cappuccini, l’omelia nel corso della Santa Messa per gli insegnati ed alunni nell’apertura del nuovo anno scolastico. “L’uomo sin dalle sue origini- ha proseguito il vescovo- ha sempre riconosciuto un essere superiore ed in tutto il mondo a qualsiasi latitudine tutti credono in qualcosa: in Dio, in Budda, Maometto e quant’altro, ma ogni uomo riconosce la presenza di un essere superiore a cui rivolgersi in preghiera”.
Era partita dalla festività odierna dedicata agli Angeli Custodi, l’omelia di Giusti, che in un sunto sulla vita della Galgani ha tracciato il rapporto che la giovane Gemma instaurò con il prprio angelo custode “che trattava come un amico e da lui riceveva consigli, quasi fosse il suo padre spirituale”. La presenza degli Angeli nella nostra quotidianità è stata ribadita con vigore da monsignor Giusti: “ gli Angeli sono figure divine, emanazione dell’amore di Dio, che è presente sempre fra noi.” Al riguardo il vescovo Simone ha raccontato un evento capitato sempre a Gemma Galgani: “Gemma non avendo soldi per i francobolli necessari per la spedizione di una lettera, la consegnò direttamente al suo angelo custode perché la recapitasse al suo direttore spirituale e quella lettera, nonostante fosse stata chiusa in una cassaforte, giunse a Roma da Padre Germano”.
Una bella esperienza quella vissuta da Gemma Galgani e raccontata con amore dal vescovo Simone, che partendo dal racconto della vita di Gemma ha spronato gli insegnanti ad essere sempre testimoni e narratori di bellezze, perché la vita non è solo lastricata da negatività e violenze, ma anche da cose belle, basta cercarle e raccontarle. La benedizione a docenti ed alunni, per l’apertura del nuovo anno scolastico, ha concluso la celebrazione Eucaristica che è stata accompagnata dai canti del gruppo musicale I Figli del Tuono.
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