Il Cif di Livorno in udienza da Papa Francesco nella sala Clementina

L’aggregazione laicale del Cif di Livorno, guidata dalla loro responsabile  Katia Orlandi è stata ricevuta in udienza da Papa Francesco. L’occasione era dovuta al fatto che tutti i gruppi del Cif italiano si sono ritrovati per il XXIX Congresso Nazionale elettivo a Roma con presenti quattrocento delegate. Fondato sul mandato perenne dell’agire cristiano, da 70 anni il Cif è l’erede di un patrimonio fatto di un impegno concreto di partecipazione, collaborazione con le istituzioni, “ieri per costruire l’Italia, oggi per rigenerare la vita culturale, sociale e politica dell’Italia”, come ha sottolineato la Presidente Nazionale Maria Pia Savatteri. Il Papa nell’udienza nella Sala Clementina ha ricordato come le attività delle donne in questi ultimi anni hanno trovato nuovi spazi di responsabilità sia nell’ambito civile e delle professioni che nell’ambito ecclesiale. Inoltre, accanto ad altre trasformazioni culturali e sociali, anche l’identità e il ruolo della donna, nella famiglia, nella società e nella Chiesa hanno conosciuto mutamenti notevoli, e in genere la partecipazione e le responsabilità delle donne è andata crescendo e in particolare, il Magistero della Chiesa ha avuto un’attenzione costante verso il mondo femminile. Ne sono testimoni la Lettera Apostolica Mulieris dignitatem ( 1988) e il messaggio per la Giornata mondiale della Pace del 1995 La donna educatrice di pace e più di recente l’esortazione apostolica Evangelii gaudium. Papa Francesco ha anche ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società in special modo con la sua sensibilità e intuizione verso l’altro, il debole e l’indifeso: “ mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie, gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile, più capillare ed incisiva nella Chiesa”. Papa Francesco ha anche posto l’accento sul ruolo imprescindibile della donna nell’ambito familiare: la famiglia “chiesa domestica” ha bisogno di lei per la salute e prosperità anche della Chiesa e della società stessa. Pertanto la presenza della donna nell’ambito domestico si rivela quanto mai necessaria per la trasmissione alle generazioni future di solidi principi morali e per la trasmissione della fede. Ma perché essa possa crescere nella presenza efficace in tanti ambiti della sfera pubblica, e al tempo stesso mantenere una presenza e un’attenzione preferenziale e del tutto speciale nella e per la famiglia, c’è bisogno del discernimento che oltre alla riflessione sulla realtà della donna nella società “presuppone la preghiera assidua e perseverante”.

Il Cif di Livorno e quello Nazionale esprimono la propria gratitudine e riconoscenza al Papa per le parole di stima e di incoraggiamento e si sentono maggiormente sollecitate “ad essere presenti e ad operare perché il genio femminile è necessario nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti”.

 

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