Grande folla per la cerimonia del voto alla Madonna di Montenero
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di Roberto Olivato
“E’ l’ultima volta che presenzio in veste di sindaco a questa secolare cerimonia, che ricorda a tutti noi come la nostra città, pur con tutte le sue diversità, si ritrovi unita sotto lo sguardo della Madonna che da Montenero veglia su Livorno” Queste le parole del sindaco Cosimi in piazza Grande, alla presenza del vescovo Simone Giusti e delle massime autorità cittadine, poco prima della deposizione della corona di fiori all’edicola della Madonna, da parte dei vigili del fuoco.
La tradizionale cerimonia, che quest’anno riveste un significato particolare per il 450esimo anniversario della Madonna di Montenero a Patrona della città, ha visto grande partecipazione di cittadini nonostante il freddo gelido. Nel corso dell’omelia in cattedrale dove è stata celebrata la messa, il vescovo Giusti ha ricordato il legame secolare della Madonna con la città di Livorno. “La figura di Maria è presente ed attiva sin dalla nascita di Livorno – ha sottolineato il vescovo – per questo è facile essere persone di fede nella nostra città, come testimoniano i tanti ex voto presenti a Montenero. Ma anche i tristi eventi che hanno colpito la città hanno visto i livornesi invocare la Madonna : nel 1564 per fronteggiare la peste, nel 1742 dopo un violento terremoto ecco che si ricorse alla Madonna ed il sisma cessò ed anche nel 1835 per debellare l’epidemia di colera e quale ringraziamento nel 1836 venne costruita la chiesa di Santa Maria del Soccorso”.
L’influenza di Maria nella vita di Livorno, ha dato lo spunto al vescovo Giusti per ricordare che quando ci dimentichiamo di Maria si cade nel peccato. “E’ inconcepibile che la nostra città, dove a Maria è stato dedicato un Santuario ed oltre 150 edicole, vi siano tante discriminazioni dovute alla litigiosità – spiega monsignor Giusti – all’egoismo ed all’avidità che distruggendo l’anima ci allontanano dall’amore di Gesù e di sua madre, facendo prevalere il male sul bene, sulla carità. Con questo Anno Giubilare Mariano desideriamo riavvicinare tutti alla fede e ringraziamo il Santo Padre per la benedizione che ha voluto impartire a Livorno in questo 450esimo, permettendo a chi lo desideri di conseguire l’indulgenza plenaria”.
La benedizione di Papa Francesco, appare quasi come un’anticipazione di quella che dovrebbe essere la sua venuta a Livorno in primavera e chissà che questo gesto non sia il preludio dello storico evento e per il quale il vescovo Simone è senz’altro al lavoro.
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