Folla in corteo per le reliquie di Don Bosco, a Livorno dopo un viaggio in 130 Paesi

Le reliquie prima di giungere a Livorno hanno attraversato tutti i 130 Paesi dei cinque Continenti dove sono presenti i Salesiani

di ROBERTO OLIVATO

Un tuffo nel passato di ben duecento anni, tanto sono quelli passati dalla morte di San Giovanni Bosco, eppure quei due secoli sembrano non essere mai trascorsi questa mattina in piazza Damiano Chiesa dove centinaia di bambini dell’Istituto Maria Ausialtrice e ragazzi dell’Istituto Santo Spirito, con in mano centinaia di palloncini colorati, erano ad attendere le reliquie del loro Amico, come lo ha chiamato Don Gino, parroco salesiano della chiesa del Sacro Cuore. Un amico che e’ riuscito a riportare le famiglie in strada come non avveniva da decenni. Don Bosco, il Santo amico dei ragazzi, ha riunito tutti i bimbi assieme ai loro genitori esaltando il valore della famiglia oggigiorno tanto denigrata ed oltraggiata. Un santo sempre attuale che, come ricordato da don Gino “ e’ venuto a trovarci per la prima volta ed al quale il nostro cuore e’ grato per la gioia che la sua Sanrtita’ rappresenta non solo per tutta la famiglia Salesiana, ma per tutti coloro hanno a cuore il futuro dei nostri ragazzi’’.

Don Gino, sono tanti i ragazzi presenti questa mattina ad attendere don Bosco e’ solo una coreografia della parrocchia?
“Assolutamente no, la preesenza di cosi’ tanti bambini e ragazzi questa mattina e’ la dimostrazione di quanto sia ancora vivo ed attuale il carisma Salesiano che grazie a don Bosco si e’ diffuso in diversi Paesi del mondo”.

Puo’ sintetizzarci il carisma salesiano?
“Il carisma s’identifica principalmente nella capacita’ del dare, sapersi donare al prossimo specie verso i ragazzi con la forza dell’amore ed i giovani oggi qui presenti con la loro gioia esprimono riconoscenza verso l’amore di don Bosco”.

Dopo una lunga attesa allietata dai canti dei giovani della chiesa del Sacro Cuore, e’ giunto in piazza Damiano Chiesa il furgone contenente le reliquie del Santo dei ragazzi per eccellenza accolto da scroscianti applausi che hanno ravvivato l’intero quartiere riportandolo ad anni passati quando le famiglie nei giorni di festa si ritrovavano in piazza per condividere gioie e dolori, nella speranza illuminata dalla luce della Fede oggi sempre piu’ minacciata dall’egoismo e dall’individualismo che rischia di soffocare sul nascere, le nuove generazioni ma che i Salesiani sul cammino di San Giovanni Bosco, sembrano in grado di contrastare.

 

LA MESSA CELEBRATA DAL VESCOVO
Presenti il presidente della provincia Giorgio Kutufà e l’assessore Carla Roncaglia, oltre che a tantissimi fedeli, è stata celebrata alle 18 di ieri, la preannunciata Messa solenne da parte del vescovo Simone Giusti, in onore di San Giovanni Bosco giunto ieri mattina a Livorno e portato in processione all’interno della chiesa salesiana del Sacro Cuore.
‘’Don Bosco è qui’’ questo era lo slogan sotto il quale l’urna contenente le reliquie di San Giovanni Bosco ha fatto il giro del mondo sino ad arrivare anche ‘’qui’’ a Livorno e don Gino, parroco dei salesiani nel ringraziare il vescovo Simone per la sua presenza, ha sottolineato il significato della presenza dell’urna di Don Bosco: “E’ la prima volta che vedo una chiesa così gremita e tanta gente con gli occhi lucidi. Don Bosco, padre, maestro ed amico, oggi è veramente qui con noi per far capire l’attualità pedagogica del suo sapersi rapportare con in ragazzi. Oggi come ieri Don Bosco riesce sempre a rendere felici nell’eternità tutti coloro i quali a lui si affidano, specialmente i giovani per i quali ha sempre saputo donarsi attraendoli con la forza dell’amore”.
Anche monsignor Giusti, rigenerato dalla numerosa presenza di tantissimi ragazzi, ai quali si è rivolto più volte col fare di un papà, ha ricordato il carisma di San Giovanni Bosco: “Era una persona che sapeva amare la gente ed il suo amore, rivolto specialmente verso i giovani per i quali, temendone la perdizione, cercava di attrarli a se forte delle parole di nostro Signore – lasciate che i pargoli vengano a me -. Ecco quindi che l’attenzione che rivolgeva verso i più piccoli e specialmente verso i più soli ed i più poveri, era finalizzata alla difesa della loro purezza. Era pronto però a tirare fuori le unghie quando vedeva minacciati i propri ragazzi. Il metodo di Don Bosco è basato sulla carità e sull’amore, sentimenti ed atteggiamenti che riscontrate quotidianamente nel vivere a contatto con don Gino e tutti gli altri sacerdoti salesiani che vi accompagnano nella crescita, come avviene anche nella vostra vita familiare con i vostri genitori. Pertanto sappiate volervi bene e non fatevi incantare dalle lusinghe della nostra società quali droga, sesso ed alcol ma, come don Bosco siate sempre con Dio nel cuore e vedrete che non sbaglierete mai !”.
Una catechesi sia quella del vescovo che di don Gino che hanno dato sostanza all’operatività evangelica di don Bosco dimostrando quanto sia attuale ancora ai nostri giorni il carisma dei salesiani . La giornata dedicata al Santo dei ragazzi è proseguita con una Messa celebrata nell’atmosfera natalizia, come ricordato da don Gino, per dare il massimo rilievo al solenne evento.

 

 

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