Don Gino Rigoldi al Grattacielo incontra i giovani

Nel ricordo della figura di Don Giovanni Battista Quilici, le associazioni responsabili del  progetto “Diamo ali alle Strade”, hanno scelto di chiamare Don Gino Rigoldi che sarà presente giovedì 5 febbraio al Grattacielo alle 21.15. La scelta è caduta su questo uomo perché da sempre Don Rigoldi è impegnato con i ragazzi più difficili, quei ragazzi che da 42 anni  incontra nel carcere minorile “Beccaria” di Milano. Perché Don Rigoldi si occupa da sempre di persone fragili e in difficoltà convinto che solo una relazione significativa – capace di toccare il cuore dell’altro-può produrre nell’altro un cambiamento Don  Rigoldi è’ un accanito tifoso della Speranza, quella Speranza non magica, ma che può nascere nell’altro, nel giovane più in difficoltà e più fragile se tale speranza è figlia di una relazione autentica. Don Gino Rigoldi  ci parlerà -a partire dai giovani – di questa Speranza, della sua esperienza di uomo, di educatore  e se in questi tempi così drammatici sia possibile coltivare i sogni di una nuova umanità. A tale proposito il parallelo  e le somiglianze  con Don Quilici sono  chiare. Come Don Quilici, Don Gino  è impegnato nel carcere, come don Quilici don Gino guarda i giovani, particolarmente quelli più feriti, con gli occhi del cuore e con la speranza che è sempre possibile rincominciare…. come Don Quilici, sogna una umanità ed una chiesa dove ci sia posto per tutti in particolare per chi è più fragile. Come Don Quilici, Don Gino denuncia ingiustizie, non fa sconti ai sistemi di potere del tempo. Come Don Quilici fa della relazione con l’altro la chiave di volta per “Toccare il cuore” e produrre un cambiamento.

 

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