Dall’Svs un aiuto per bambini, adolescenti e famiglie. I dettagli del servizio

di Dario Fantozzi

Dal 19 maggio sarà attivo negli ambulatori medici del polo per la salute della Svs un centro di consultazione psicoanalitica per bambini, adolescenti e famiglie. Il servizio presentato alla stampa nella sede di via San Giovanni sarà completamente gratuito.
Presenti alla conferenza stampa il presidente della Pubblica Assistenza, Vincenzo Pastore, e tre delle quattro dottoresse che hanno intrapreso l’iniziativa: Carla Andrei, medico neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta, Angela Rossi, psicologa e psicoterapeuta, e Rosanna Sbrighi, anch’essa psicologa e psicoterapeuta. Al centro di consultazione si accede gratuitamente su appuntamento telefonando allo 0586 – 89.60.40 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 ed il sabato dalle 9 alle 13.
Al centro di consultazione si possono rivolgere: bambini nella fascia d’età 0-5, bambini in età scolare, adolescenti, genitori, famiglie in trasformazione, nonché tutte le persone che si prendono cura dell’infanzia e dell’adolescenza: genitori, insegnanti, educatori, operatori sociali. “Il nostro centro di consultazione – sottolinea Carla Andrei – ha indirizzo psicodinamico, ovvero, vuole ricercare i significati dei disagi e approfondire la natura e l’origine della sofferenza psichica al fine di poter fornire indicazioni terapeutiche. Il gruppo di cui faccio parte è formato da specialisti che si sono formati secondo il modello della scuola Tavistock di Londra, iscritti all’Amhppia, l’associazione Martha Harris di psicoterapia psicoanalitica per l’infanzia e l’adolescenza”.
Le consultazioni inizialmente si svolgeranno due volte alla settimana il lunedì dalle 15 alle 19 e il mercoledì dalle 8 alle 12. Saranno uno spazio di riflessione articolato in 5 incontri a cui potrà seguire un unico colloquio di follow-up (di verifica) a distanza di almeno 3 mesi dalla chiusura della consulenza. Sarà a discrezione del terapeuta scegliere concordando con gli interessati a chi indirizzare l’intervento, scegliendo fra colloqui di sostegno ai genitori, osservazione del bambino, osservazione della relazione madre-bambino e/o padre-bambino, colloqui con gli adolescenti.

Riproduzione riservata ©