66 nuovi alloggi popolari in Corea

Il 30 settembre verranno assegnati ai residenti della Chiccaia i 66 nuovi alloggi popolari in Corea.  E’ questo quanto è emerso nella Conferenza dei Servizi dedicata alla situazione delle case popolari dell’ormai famoso blocco.
La Conferenza, presieduta dagli assessori Ina Dhimgjini, sociale e casa, e Alessandro Aurigi, urbanistica, lavori pubblici ed edilizia privata, è servita all’Amministrazione Comunale per avere un quadro aggiornato della situazione relativa a quegli edifici popolari del quartiere Shangai.
“Sono state affrontate le molteplici problematiche che riguardano quel complesso edilizio – afferma l’assessore Dhimgjini al termine della riunione – sia dal punto di vista sociale, che da quello edilizio ed urbanistico. In primo luogo abbiamo deciso che tra il 15 e il 30 settembre prossimi verranno effettuate le assegnazioni ufficiali dei 66 nuovi alloggi costruiti da Casalp nel quartiere Corea. La consegna di questi 66 alloggi potrà avvenire non appena saranno consegnati gli alloggi di Corea da parte di Casalp, presumibilmente entro dicembre”.
“Per il resto – prosegue l’assessore al sociale – la riunione è servita per impegnare tutti gli uffici coinvolti nella predisposizione, in tempi molto stretti, di un rapporto che metta la Giunta Comunale nelle condizioni di poter decidere il percorso sull’utilizzo futuro di quell’area”.
“E’ evidente che le condizioni abitative del blocco della Chiccaia richiedono un’accelerazione degli interventi – sostengono gli assessori Dhimgjini e Aurigi – siamo altresì consapevoli che le scelte future debbano evitare il ricrearsi di situazioni di disagio e invivibilità come quelle che, negli anni, si sono determinate in quegli edifici. Lo sforzo fin qui fatto da Casalp nel cercare di mantenere le condizioni essenziali di abitabilità è stato importante, ma certamente la situazione è arrivata ad un punto tale che si rende necessario un intervento strutturale radicale. Un’azione che, come accaduto per altre realtà simili – concludono i due amministratori – lasci alle spalle della città la storia di questi “alloggi minimi”, non più degni di essere abitati, e dia alle case popolari la dignità che meritano”.

 

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