Vespucci, gli studenti discutono di donazione

Nell’ambito del progetto di educazione alla salute si è svolto, nell’aula magna dell’istituto in via Chiarini un significativo incontro fra gli alunni delle quarte e quinte del tecnico e tutte quelle associazioni che si occupano della donazione quali Avis, Ail, Admo, per citare le più famose, e i medici del Centro Trasfusionale di Livorno. Perché la scelta delle classi terminali? Per due ordini di motivi: perché gli alunni delle quinte sono ormai maggiorenni e quindi in grado subito di decidere autonomamente se iniziare donare ,mentre quelli delle quarte hanno il tempo di riflettere per un anno su quanto detto prima di  fare la propria scelta. Interessante sia la scelta di presentarsi insieme come associazioni sia la modalità in cui si sono rapportati con gli studenti, cioè raccontando storie chi è riuscito a superare eventuali malattie o traumi. Infatti, anche se apparentemente sentir raccontare storie di dolori, di malattie che ti vengono diagnosticate e di vite che senti andare via può spaventare i ragazzi, di fatto, attraverso tali racconti gli alunni si rendono conto che a chiunque può succedere di aver bisogno di una sacca di sangue per esser rimasto coinvolto in un incidente o di un organo da trapiantare se si scopre una malattia che tende a deteriorare tale organo. Solo attraverso la cultura del donare, come hanno sottolineato gli intervenuti, è possibile aiutare gli altri e pensare che con una sola donazione di sangue o dei propri organi si possono salvare numerose vite.

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