Vespucci. Gli alunni delle quinte incontrano la Bocconi
Gli alunni delle classi quinte dell’itc Vespucci hanno incontrato, nei giorni scorsi, la dottoressa Emma Ciaponi, ex studentessa dell’Istituto labronico, oggi laureanda presso il prestigioso Ateneo milanese. La dottoressa che ha tenuto alcune lezioni di economia internazionale si è soffermata con gli studenti per rispondere alla loro domande sull’università ma anche sul futuro dell’Italia . Questa esperienza all’università Bocconi potrebbe essere ripetuta secondo lei in qualsiasi altra università pubblica, come quella di Pisa? “L’esperienza nel mondo universitario è molto bella senza differenza se pubblica o privata, rendono la persona più indipendente e da’ la possibilità di imparare moltissime cose; la Bocconi è stata un’esperienza sicuramente diversa perché essendo privata ha più risorse da parte di finanziatori ed è per questo che magari funziona meglio, è più efficiente e più organizzata rispetto a quella pubblica, la Bocconi magari offre più opportunità, più incontri con personalità politiche ,avvengono dei dibattiti, stage in aziende o all’estero .. ma tutto questo avviene grazie ai soldi dei finanziatori; se anche quella pubblica fosse in questo modo non ci sarebbe questa grande differenza.”
Nel caso in cui non ci fosse lavoro in Italia sarebbe disposta ad andare a lavorare all’estero magari anche nei paesi più lontani?
“ Io vorrei cercare di realizzare questo sogno più vicino possibile però bisogna anche accontentarsi di cosa ci offre la vita, se dovessi riscontare delle difficoltà sicuramente sarei disposta ad andare fuori dove ci sono più opportunità magari non paesi come l’ India o la Cina anche se sono perfettamente a conoscenza che sono che questi paesi sono il futuro dell’economia, però preferirei rimanere a occidente che andare in oriente.”
Per l’Italia c’è una possibile ripresa?
“Io ti dico la mia personale opinione, il problema dell’Italia sono gli italiani come dicono tutti, però se ogni italiano è consapevole di questa cosa dovrebbe cercare di cambiare; l’Italia non cambierà fino a che ognuno di noi si accontenterà del paese in cui vive, facendo finta di niente e andando avanti pensando che ci sarà qualcuno che cambierà la situazione,invece non è così. Per poter avere una ripresa dell’Italia deve cambiare la mentalità di ognuno di noi bisogna pensare a dire “ voglio cambiare”; io sono andata via da Livorno anche per questo senso di insofferenza verso il cambiamento sono andata a Milano e ho capito quanto il nostro paese abbia delle potenzialità fantastiche: abbiamo tutto quello che un paese possa desiderare, e quindi mi chiedo : perché dobbiamo far finta di niente ?. Fino a 3 anni fa il mio desiderio era quello di andare via dall’Italia, tutti pensiamo che andare via dal nostro paese sia la soluzione migliore ma invece così non cambierà .”
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