Il liceo Cecioni vola “sopra le nuvole”

di Giulia Vicari

Il 21 maggio si è tenuto al liceo Cecioni un incontro dal tema “Un laboratorio sopra le nuvole” finalizzato alla premiazione delle squadre di ragazzi finaliste al torneo internazionale ZeroRobotics e alla presentazione dei progetti legati al lavoro svolto all’osservatorio astrofisico di Asiago e al Telescopio Nazionale Galileo (Tng). Sono stati presentati 3 video che sono il punto di arrivo di questi progetti svolti durante l’anno dai ragazzi della scuola.

“Il messaggio che vorremmo dare, pur nell’ambito della scuola italiana, e quello di riuscire ad esserci nel mondo  – così introduce l’incontro il preside Giuseppe de Puri-  per portare quello che la nostra cultura è in grado di comunicare e riportare indietro quello che avviene in altre realtà. Queste esperienze per noi non sono occasionali ma perdurano durante gli anni e hanno una continuità. Ringrazio tutti e vi lascio ai nostri ospiti”.

La prima a prendere la parola è la dottoressa Gloria Andreuzzi in collegamento da Santa Cruz di La Palma dove si trova il Telescopio Nazionale Galileo e grazie al cui aiuto è stato possibile intraprendere il viaggio e il lavoro con i ragazzi al telescopio.  “Con i ragazzi abbiamo dedicato un paio di ore per fare osservazioni a scopo divulgativo –comincia- abbiamo osservato una galassia regolare con tre differenti filtri in modo da poter ricostruire un’immagine a colori e abbiamo osservato una supernova cioè una stella alla fine del suo ciclo vitale. Inoltre hanno avuto la possibilità di visitare altri telescopi all’osservatorio del Roque de Los Muchachos, il più grande d’Europa, dove si trova anche il Tng”.

“Il Tng è il telescopio italiano – continua – e uno dei più importanti risultati che sta ottenendo in questo periodo riguarda la scoperta di pianeti extrasolari. Lo scopo finale è quello di cercare vita al di fuori del nostro sistema solare e per questo osserviamo e studiamo pianeti di dimensioni simili alla terra e che hanno una temperatura tale da poter ospitare la vita. È un risultato importante che non raggiungeremo subito ma già aver trovato già alcuni pianeti extrasolari delle dimensioni della Terra è importante e l’Italia dovrebbe essere fiera della possibilità che le viene data”.

Andrea Bracci, rappresentante della Flyby, spiega il lavoro fatto dalla sua azienda. “Ringrazio a nome di Flyby per l’invito a questo evento. Flyby è una azienda locale di Livorno che opera in diversi settori, in particolare nel settore di difesa e sicurezza, ci occupiamo di analisi di dati e in particolare di analisi di immagini per diversi scopi per esempio per monitoraggio del suolo o del territorio. Quello che voi avete fatto analizzando immagini telescopiche lo facciamo anche noi qua sulla terra”.

Interviene poi l’ingegnere Marco Luise di Toscana Spazio. “Oggi mi sento veramente a casa, non solo come ex allievo ma anche vedendo le immagini del telescopio e i locali dove i ragazzi sono stati per svolgere i progetti. E quindi mi sono chiesto se avessi la vostra età oggi rifarei quello che ho fatto, in particolare andare all’agenzia spaziale europea, fare il ricercatore ma poi tornare quaggiù? Assolutamente si, perché se volessi sintetizzare la mia esperienza con un motto direi ‘vai la dove ti porta la mente’.

Tutte queste attività connesse allo spazio sono vicinissime a noi e spesso le tecniche sviluppate nella scienza spaziale diventano esperienza di tutti i giorni. Noi tutti di Toscana Spazio abbiamo a cuore di mantenere queste competenze di alta tecnologia all’interno della Toscana, che è una terra che ospita scuole e studi tra le migliori d’Italia. È un posto dove la tecnologia c’è e funziona e quando vi troverete nel mondo quello che avete imparato dovrete farlo fruttare; andate via, trovate la vostra strada e appena potete tornate”.

È il turno della dottoressa Darya Majidi che dichiara: “Abbiamo fatto un percorso di 5 anni nell’accompagnarvi nei progetti e il messaggio forte che deve passare è che non tutte le scuole fanno quello che avete fatto voi. Sono opportunità uniche. Io sono una imprenditrice, partita con una start up della scuola sant’Anna di Pisa, eravamo tre ragazzi con una laurea in informatica e abbiamo creato un’azienda che ha avuto successo, poi una seconda, una terza. Un consiglio che vi posso dare è questo: se non trovate l’azienda per voi, createla! Si può osare, si possono fare cose importanti e si può anche vincere”.
“Grazie per l’invito e grazie ai ragazzi – afferma poi il dottor Davide Zollesi presidente del Kayser– perché fate sì che si parli di Livorno, se ne parli non solo a Livorno e che si parli bene, per motivi che non sempre hanno attinenza con le caratteristiche stereotipate della nostra terra. Mi piace essere quioggi perché l’azienda che rappresento rompe questo stereotipo visto che da 29 anni è in questo territorio e da 29 si occupa di qualcosa che non sempre viene riconosciuto come caratteristica di Livorno, ovvero sistemi ad alta complessità e ad alta affidabilità in una nicchia che è quella dello spazio. Quello che faccio quindi è in attinenza ai festeggiamenti per il vostro successo.”

Ina Dhimgjini, assessore del comune di Livorno e ex alunna della scuola, dopo aver porto i suoi ringraziamenti aggiunge: “Ritengo che i gesti, le azioni e quello che avete messo in opera parli di per sé. Nel momento in cui sono entrata in questa scuola mi sono ricordata le emozioni che ho avuto modo di vivere in questa realtà anche se non sono stata brava quanto voi. Questo percorso è motivo di grande soddisfazione e di orgoglio per questi giovani di oggi che offrono moltissimo al nostro territorio. Quindi non perdete di vista ciò che viene insegnato perché tutto ritorna. Anche nei momenti più difficili o più delicati ricordate che la forza di volontà può fare tanto, anche perché siete seguiti e avete ottimi docenti. Coltivate queste professionalità, questo amore perché in un periodo in cui anche a livello normativo si parla tanto di scuola non posso che dire che spesso quello che viene detto nei testi di legge non si affaccia moltissimo alla realtà, che è solo vissuta. State dimostrando che questa realtà ha bisogno di voi e che solo insieme a voi può farcela, quindi non demordete mai e andate avanti così”.

Infine conclude il dottor Pierluigi Giuntoli rappresentante della camera di commercio (premiato con una mattonella per il contributo, economico e non solo, dato dalla camera stessa). “Bisognerebbe aiutare in tutti i modi possibili e in questo caso lo abbiamo fatto economicamente. La camera di commercio vi potrà essere vicina se vorrete intraprendere una attività imprenditoriale, sia economicamente ma anche come supporto alla conoscenza per la creazione di piani di impresa per far nascere start-up innovative o meno. Siamo veramente contenti di questo successo. Ringraziamo i professori e gli alunni per il lavoro eccezionale e ci auguriamo che questo possa proseguire. La buona scuola si fa con le persone e non con le leggi”.

Dopo gli interventi si è tenuta la premiazione ai ragazzi di ZeroRobotics con una medaglia e un attestato.

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