Svs, via al doposcuola gratuito: come richiederlo
Aumentano le richieste per un doposcuola gratuito per bambini e ragazzi in difficoltà. In modo particolare sono le famiglie di migranti a chiedere che i propri figli abbiano le stesse opportunità di studio che hanno gli altri alunni. Per rispondere a tutte le richieste servono nuovi volontari che vadano ad incrementare le forze di quelli che già da anni svolgono questo servizio. A lanciare l’appello è il gruppo “Svs Nati per Comunicare”, che con l’inizio del nuovo anno scolastico ha visto crescere le richieste di aiuto da parte degli alunni che poco o nulla conoscono la lingua italiana. I ragazzi sono seguiti a tutti i livelli, partendo dalle scuole elementari fino all’università, ed i volontari disposti ad impegnarsi in questo settore possono essere ex insegnanti, ma anche studenti universitari che decidono di aiutare i più giovani o comunque tutti coloro che hanno competenze specifiche nella lingua italiana o nelle altre materie previste dai programmi scolastici
“Il progetto educativo del gruppo –spiegano gli insegnanti e le insegnati di Nati per Comunicare- si è formato sull’ideale di uguaglianza, allo scopo di fornire a studenti migranti gli stessi strumenti conoscitivi dei loro compagni italiani. L’uguaglianza nasce come aspirazione dell’individuo ad essere considerato, nella sua diversità, uguale agli altri. Obiettivo è anche dare ai ragazzi sicurezza e fiducia nelle loro capacità e nelle loro competenze”. Alle richieste dei migranti si sono aggiunte, negli ultimi anni, anche quelle di ragazzi italiani con difficoltà economiche tali da non permettere alle famiglie un sostegno privato, così il gruppo sta crescendo sempre più, e l’appello per nuovi volontari diventa molto importante.
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